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Mobilità scuola 2017/2018: il confronto sul testo del contratto procede serrato

Comincia a configurarsi il nuovo contratto integrativo, pur con alcuni punti ancora da accordare nel dettaglio. Ulteriori acquisizioni importanti.

17/01/2017
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Proseguono le trattative sul nuovo contratto di mobilità 2017/2018, la cui ipotesi deve trovare definizione rapidamente, per consentirne la sottoscrizione nei tempi utili ai successivi passaggi di verifica da parte della Funzione Pubblica.

Quella di non procrastinare i lavori col rischio di avanzare eccessivamente la tempistica di avvio delle domande, è una finalità sia del MIUR che dei sindacati per evitare le emergenze operative registrate lo scorso anno.

L’analisi dell’articolato non è ancora completata, ma riteniamo significativo evidenziare alcuni ulteriori punti acquisiti.

Con l’anno scolastico 2017/2018 è costituito l’organico dell’autonomia che prevede un unico codice di istituto, indipendentemente da plessi, sezioni staccate o indirizzi (se Istituti di Istruzione Superiore). I docenti saranno tutti assegnati sull’unico codice di istituto. Nel nuovo contratto della mobilità ci sarà un esplicito riferimento alla contrattazione d’istituto per quanto riguarda i criteri di assegnazione dei docenti alle sedi in comune diverso. Ciò non vale per i corsi serali, le sezioni carcerarie e ospedaliere, le sezioni di scuola speciale e gli ex CTP confluiti negli attuali CPIA che continueranno a mantenere un codice distinto.
L’individuazione dei perdenti posto, ferma restando la consueta regola che gli “ultimi arrivati a domanda volontaria” sono trattati in coda, sarà effettuata sulla base di una sola graduatoria, indipendentemente se i docenti sono titolari di scuola o ad essa assegnati con incarico triennale da ambito.
Nei licei musicali la mobilità professionale sulle discipline specifiche si attua prioritariamente per i docenti già in servizio nella stessa scuola, accantonando complessivamente il 50% dei posti vacanti, più l’eventuale posto singolo/dispari.
La discussione sulle tabelle di valutazione e sull’ordine delle operazioni prosegue il 18 gennaio.