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Mobilità scuola 2017/2018: nuovo incontro al MIUR sull’Ordinanza Ministeriale e assegnazione da ambito a scuola

Quasi definito il testo dell’OM, ma ancora non fissati i termini delle operazioni. Qualche passo avanti nella trattativa sull’assegnazione da ambito, ma permangono le distanze sui punti politici che possono pregiudicare la firma definitiva del CCNI.

01/03/2017
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Il 28 febbraio 2017, il MIUR ha convocato i sindacati per procedere sull’informativa del testo riguardante l’Ordinanza ministeriale atta a regolare le procedure della prossima mobilità 2017/18. Il primo incontro si era tenuto giovedì 23 scorso: proseguendo con i lavori, l’amministrazione ha illustrato il contenuto dell’articolato dove non sono stati pochi i rilievi e le osservazioni di parte sindacale, poi recepiti, finalizzati a consentire una lettura più chiara e univoca del dettato contrattuale, onde evitare quelle interpretazioni variabili che si sono verificate lo scorso anno.

Il processo di validazione dell’ipotesi del CCNI è ancora in corso a quasi un mese dalla firma: nonostante le notizie rese note da vari siti-web, il MIUR non ha ancora comunicato alcuna scadenza, riservandosi solo di voler chiudere gli esiti dei movimenti non oltre la metà di luglio per anticipare le operazioni di immissione in ruolo.

A questo proposito la richiesta continua di parte sindacale è quella di concedere dei tempi adeguati all’inoltro delle domande che, soprattutto per i docenti, saranno in un unico periodo per tutti i gradi di scuola; questo per evitare il ricorso massiccio e contemporaneo alla piattaforma di Istanze on line, la cui piena funzionalità non sempre è stata rispondente alle diffuse richieste.

Un ulteriore aggiornamento è previsto martedì 7 marzo per l’analisi degli ultimi capitoli dell’ordinanza e la definizione dei moduli di domanda.

Nel tardo pomeriggio si è riavviata la trattativa sull’accordo per l’assegnazione dei docenti da ambito a scuola, dal MIUR insistentemente chiamata “individuazione per competenze”; assente il Capo Dipartimento, la delegazione del MIUR ha presentato una nuova bozza di proposta da sottoporre al confronto con i sindacati. Sul contenuto del testo, che in modo inequivocabile ha accolto parte dei nostri rilievi sollevati nei precedenti incontri, riteniamo si sia fatto qualche passo avanti nella direzione di stabilire procedure e modalità comuni riducendo l’arbitrio dirigenziale.

Ancora marcata però, risulta la distanza politica tra parte sindacale e amministrazione: assente il coinvolgimento vincolante del collegio dei docenti, elevato il numero di requisiti richiesti, perentorio l’affidamento decisionale del DS. Un quadro complessivo che riteniamo non coerente rispetto ai punti fermi dell’accordo politico del 29 dicembre, dove “imparzialità e trasparenza” sono le parole-chiave da assumere per giungere ad un esito positivo.

La nostra sottoscrizione definitiva del Contratto di mobilità è strettamente legata alle decisioni che adotterà l’amministrazione sui temi indifferibili che poniamo: è un sollecito al MIUR a dare riscontro a queste richieste affinché non sia vanificato l’impegno di entrambe le parti proprio in questa fase conclusiva della negoziazione.

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