Mobilità scuola 2023/2024: avviata la trattativa sul CCNI
Il ministero convoca i sindacati per affrontare gli effetti delle nuove norme sul CCNI e in esecuzione dell’ordinanza di riapertura del Tribunale di Roma. Tempi anticipati ma utili per un lavoro condiviso sulla questione centrale dei vincoli di permanenza.
Previa convocazione, il Ministero ha riunito le sigle sindacali nel pomeriggio del giorno 19 ottobre 2022 per riaprire la trattativa sul CCNI mobilità del personale docente, educativo e ATA finalizzata alle prossime operazioni dell’a.s. 2023/2024.
La necessità di procedere, come riferito dalla stessa amministrazione, nasce sia per dar seguito alla sentenza del Tribunale di Roma dello scorso luglio, sia per valutare gli effetti delle modifiche legislative che sono successivamente intervenute, condizionando alcuni punti importanti dello stesso CCNI.
Si tratta, nello specifico, di discutere circa il superamento delle precedenti disposizioni riguardanti i vincoli di permanenza su sede dei docenti neo-assunti, ora riviste dall’emanazione del DL 36/2022 convertito in legge n.79/2022, nonché della riduzione delle disponibilità a causa dell’accantonamento previsto per le nuove procedure dei concorsi.
Da parte del ministero, quindi, si è manifestata la volontà di aprire un confronto esteso e con tempi congrui, anche se dettati dall’esigenza di un cronoprogramma serrato in grado di anticipare gli esiti dei movimenti rispetto agli anni passati.
Come FLC CGIL abbiamo richiamato l’attenzione sul fatto che si sta conducendo la trattativa all’ARAN per il rinnovo del CCNL e questo aspetto è centrale nel definire il contesto in cui individuare i criteri della mobilità, dato che la materia stessa è delegata alla contrattazione integrativa che ci si appresta ad avviare. Quanto deciso in quella sede avrà effetti sul CCNI, ma ciò non toglie sia opportuno affrontare da subito le questioni e confrontare le posizioni, soprattutto sui primi articoli, ovvero il campo dei destinatari e la possibilità di presentare domanda di trasferimento.
La proposta che come FLC CGIL abbiamo avanzato è quella di partire dall’ultimo testo condiviso, il CCNI 2019/22, e lavorare sui punti più problematici, tenendo in considerazione che le modifiche normative si prestano ad interpretazioni diverse e che, comunque, rimane nostro obiettivo regolare per contratto la continuità didattica e di servizio, superando i vincoli imposti unilateralmente dalla legge.
Abbiamo anche rilevato l’esigenza di formulare un testo accessibile, chiaro e semplificato, suggerendo una modalità operativa che preveda incontri operativi programmati ed efficaci.
Il ministero ha convenuto sulle proposte anticipando una prossima convocazione a breve per cominciare la discussione sui punti maggiormente critici.