Molise: FLC Cgil- CISL Scuola - UIL Scuola contro l ingerenze e le minacce della Direzione
Le Segreterie regionali della FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola hanno inviato una lettera di protesta al Direttore regionale del Molise
Le Segreterie regionali della FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola hanno inviato una lettera di protesta al Direttore regionale del Molise, che, con una specifica nota, avvisa le scuole che saranno oggetto di ispezione qualora dalle visite momentaneamente di monitoraggio dovesse emergere la non applicazione della controriforma Moratti nelle istituzioni scolastiche della scuola di base. Una lettera inquietante e minacciosa che lede la libertà delle istituzioni scolastiche e introduce un clima di rapporto caporalesco fra direzione e scuole che, dopo la infausta lettera del Dott. Capo dell’estate 2004, credevamo superato. Giustamente le Segreterie regionali si mettono a disposizione dei Dirigenti Scolastici, dei Collegi e dei Docenti che dovessero essere fatti oggetto di specifiche iniziative intimidatorie e repressive.
Di seguito il testo della lettera delle Segreterie regionali
Roma, 31 maggio 2005
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Segreterie Regionali del Molise
Al Dott. Giuseppe Boccarello
Direttore Ufficio Scolastico Regionale
Corso Garibaldi, 25
86100 CAMPOBASSO
e, p.c., Sigg.ri Dirigenti Tecnici
c/o Ufficio Sc. Reg.le di CAMPOBASSO
Sigg.ri Dirigenti Scolastici
degli Istituti Scolastici della Regione
(con preghiera di affissione all’albo sindacale e di mettere a disposizione dei docenti)
LORO SEDI
OGGETTO: Consolidamento della riforma degli ordinamenti del primo ciclo di istruzione.
In relazione alla comunicazione, stesso oggetto, inviata il 13 maggio 2005 ai Dirigenti Scolastici, con la quale la S.V. affidava ai Dirigenti Tecnici l’incarico di assistenza e consulenza alle scuole per “il consolidamento e il monitoraggio della “riforma”, rileviamo quanto segue:
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nel D.Lgvo n. 59 del 23 gennaio 2004 concernente la riforma del cd. primo ciclo di istruzione comprendente la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I° grado, agli artt. 7 comma 5 e art. 10 comma 5, è prevista, espressamente, l’individuazione di un docente “in possesso di specifica formazione” al quale sono attribuiti compiti inerenti alla funzione docente;
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nella c.m. 29 del 5.3.2004 al paragrafo 2.4, si stabilisce che “l’attività tutoriale non comporta l’istituzione di una nuova figura professionale concretizzandosi invece in una funzione rientrante nel profilo professionale docente”. Tale determinazione acquista valore sia in relazione alla scuola primaria che alla scuola secondaria di primo grado come affermato dal paragrafo 3.4 della stessa circolare.
Gli articoli 24, 25, 26, 27 del CCNL/2003, tuttora vigente, definiscono funzioni e profili porofessionali nonché la tipologia delle attività attinenti la professionalità dei docenti, all’interno delle quali sono riferibili tutte quelle definite in relazione alla funzione tutoriale, essa pertanto risulta espletabile ed espletata da tutti i docenti componenti i consigli di classe o equipe di insegnamento;
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allo stato, quindi, non essendo stata conclusa, ma solo avviata, in data 30.08.2004, con l’emanazione dell’atto di indirizzo, la trattativa tra ARAN e OO.SS in esecuzione dell’art. 43 del CCNL/2003 l’individuazione dei docenti assegnatari della funzione tutoriale può avvenire esclusivamente nel rispetto delle norme vigenti in materia di autonomia didattica organizzativa di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche e di quelle inerenti il contratto collettivo nazionale di lavoro;
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l’art. 7, comma 2 del D.Lgs. n. 297/94 stabilisce “il collegio dei docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto ... Esso esercita tale potere nel rispetto delle libertà d’insegnamento garantito a ciascun docente”;
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all’art. 117, comma 3 della Costituzione, l’autonomia scolastica è “fatta salva” e, quindi, in forza del principio di gerarchia delle fonti deve essere rispettata anche dal legislatore.
Per il Molise, appaiono particolarmente lesive dei principi di autonomia soprarichiamati le notizie inerenti incursioni di ispettori che, interrompendo le attività didattiche, minacciano di sanzionare i docenti che non hanno compilato il portfolio, o non hanno programmato per unità di apprendimenti, ignorando, da dirigenti tecnici, che le modifiche odinamentali necessitano di tempi lunghi di attualizzazione che passa necessariamente da una gestione transitoria e da periodi di “assestamento”.
Si tratta di una palese lesione dei diritti, costituzionalmente garantiti, riguardanti la libertà d’insegnamento che oltre a sconcertare per la rozzezza delle modalità con cui si estrinseca, rimanda alla necessità di prevedere forme di tutela, anche legali, contro le indebite pressioni esercitate.
Del resto le stesse conclusioni del documento inviato alle scuole della regione dalla S.V. “conferire uno specifico incarico ispettivo qualora vi siano ostacoli all’attuazione della riforma” rappresenta una esplicita minaccia nei confronti dei dirigenti scolastici, dei collegi dei docenti e di quelle scuole che in autonomia, hanno tentato di operare nella direzione della gradualità, anche riproponendo, per esigenze di continuità didattica, ad esempio, talune strutture e soluzioni organizzative riconducibili al previgente ordinamento; nessuna scelta condotta in ordine all’autonomia può essere sanzionata, nè tanto meno la sua validità può essere valutata esclusivamente in relazione alla semplice corrispondenza con la norma, bensì alla sua coerenza interna ed al raggiungimento degli obiettivi formativi ed educativi definiti nel Piano dell’Offerta Formativa.
Nel respingere fermamente questi ulteriori tentativi di condizionare l’operato delle scuole della regione, le OO.SS. Cgil, Cisl e Uil Scuola:
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esprimono solidarietà ai dirigenti, ai docenti, agli operatori che ricevono in questi giorni indebite pressioni da parte dei dirigenti tecnici;
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restano a disposizione dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli operatori che a diverso titolo dovessero ricevere pressioni indebite per ripristinare un clima di legalità e di certezza nella tutela dei diritti del personale scolastico della regione;
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chiedono al Direttore Regionale di evitare di porre in essere qualsiasi ulteriore forma di pressione o condizionamento sulle istituzioni scolastiche in merito all’applicazione della riforma.
Campobasso, 30 maggio 2005
CGIL SCUOLA - Sergio SORELLA
CISL SCUOLA - Silvio MASTROCOLA
UIL SCUOLA - Ferdinando MANCINI