Nuovi modelli di certificazione delle competenze: illustrato lo schema di decreto
FLC e CGIL hanno rappresentato alcune criticità. Avviato un percorso aperto al confronto sindacale.
Giovedì 9 novembre si è svolto l’incontro di informativa sindacale sullo schema di decreto di adozione dei modelli di certificazione delle competenze in attuazione delle Linee guida per l’orientamento, adottate con decreto ministeriale 328 del 22 dicembre 2022, che prevede che, in relazione alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, siano raccordati i molteplici modelli di certificazione oggi in uso.
L’Amministrazione ha descritto il provvedimento che recepisce la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018. Si tratta di raccordare i modelli di certificazione delle competenze rilasciati dal sistema educativo di istruzione e formazione nazionale previsti dalla normativa vigente, che si differenziano, necessariamente, nella descrizione analitica delle competenze.
Pertanto, i modelli corrispondono a ciascun percorso scolastico:
- certificazione delle competenze al termine della scuola primaria (Allegato A)
- certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (Allegato B)
- certificazione delle competenze in assolvimento dell’obbligo di istruzione (Allegato C)
- certificazione delle competenze al termine del primo livello – primo periodo didattico per i CPIA (Allegato D)
- certificazione delle competenze al termine del primo livello – secondo periodo didattico per i CPIA (Allegato E).
La CGIL e la FLC presenti all’incontro hanno posto all’attenzione dell’amministrazione i seguenti punti.
- la previsione di una specifica sezione a cura dell’Invalsi, seppur prevista dall’art. 9 c.3 lett.f del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, andrebbe eliminata poiché l’istituto dovrebbe mantenere quella che è la sua funzione originaria, ovvero la rilevazione di elementi per una valutazione di sistema. La prevista sezione rappresenta una ingerenza in materia di certificazione delle competenze che, come la valutazione degli apprendimenti, attiene all’autonomia professionale dei docenti
- la modifica del modello nazionale da parte delle regioni, nel caso di assolvimento dell’obbligo scolastico all’interno del sistema IeFP, dovrebbe prevedere criteri di armonizzazione nazionale delle certificazioni, prevedendo un passaggio in conferenza Stato Regioni.
Infine, soprattutto in considerazione del fatto che il tema della certificazione delle competenze si lega strettamente alle Linee guida per l’orientamento, alle figure di tutor e orientatori e, anche, alle attività dei PCTO, il tavolo ha concordato ulteriori momenti di approfondimento vista la complessità delle ricadute sul mondo della scuola. In quella sede la FLC CGIL avrà modo di argomentare quanto più volte espresso in relazione all’unicità della funzione docente e dell’importante compito di orientamento che svolge.