Organici ATA. A settembre si tolgono ulteriori 15.167 posti di lavoro
Le operazioni di ingegneria amministrativa con l'obiettivo di tagliare ulteriori 15.167 posti del personale ATA. Al 1° settembre molte scuole rischiano la chiusura per mancanza di collaboratori scolastici
Nella giornata di ieri il Ministero dell'Istruzione ha fornito ai sindacati l'informativa sugli organici ATA.
Si è trattato di un incontro interlocutorio sugli atti formali (circolare, decreto interministeriale e tabelle) che il Miur intende adottare per applicare la seconda tranche del Piano triennale Gelmini-Tremonti in attuazione dell’art. 64 della legge 133/2008.
L’informativa del Miur
I tagli di organico, 15.167, toccano tutti i profili professionali, Dsga compresi per effetto del piano di dimensionamento attuato dalle regioni. Le riduzioni si basano su criteri analoghi a quelli già utilizzati nell’anno scolastico 2009/2010, primo anno di attuazione del Piano programmatico.
In sintesi i punti principali:
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la riduzione dei posti e le tabelle di distruzione alle scuole tengono conto degli indicatori di contesto (numero di alunni con disabilità, alunni stranieri, condizioni oro-geografiche);
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gli organici degli assistenti tecnici devono tenere conto della presenza nella scuola di ITP, evitando le duplicazioni di competenze;
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non sono previste variazioni in aumento dell’organico di fatto rispetto a quello di diritto. Eventuali variazioni potranno essere fatte, a livello regionale, compensando i posti tra i diversi profili.
Le osservazioni e le proposte della FLC
Si tratta di un piano scellerato che giorno dopo giorno sta smantellando la scuola statale. Per quanto ci riguarda si tratta di un taglio insopportabile che mette a rischio la chiusura di molti plessi e prova il licenziamento di migliaia di collaboratori scolastici, amministrativi e tecnici. Riteniamo molto grave la mancata valutazione del Miur su quelle che sono le reali ricadute (negative) prodotte dai tagli già effettuati sulla qualità dei servizi e sui carichi di lavoro. Su tutta l’operazione grava l’opacità dei dati e delle informazioni. Infatti, si cerca di nascondere il reale scompiglio che portano questi provvedimenti di riduzione calati dall’alto in maniera piuttosto confusa di cui nessun il livello (nazionale, regionale) dell’amministrazione si assume la responsabilità per il mancato funzionamento della scuola.
Per uscire da questa situazione è necessario aprire subito un tavolo di confronto sui carichi di lavoro, sul modello organizzato dell’unità dei servizi nella scuola dell’autonomia. A questo proposito è stato ricordato che, a maggio del 2009, avevamo inviata al Ministro, chiedendola di discuterla con i sindacati scuola, una proposta articolata e precisa sui parametri per attribuire gli organici Ata alle scuole. Da allora non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per discutere nel merito delle proposte avanzate, ma abbiamo dovuto ascoltare il solito ritornello e cioè che il governo decide e l’amministrazione si limita ad applicare le norme nel migliore dei modi.
Al termine dell’incontro il Miur si è riservato ulteriori approfondimenti prima di procedere alla pubblicazione definitiva degli atti.
Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.
Roma, 21 aprile 2010