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Organici in Emilia Romagna

Si è tenuta nella giornata di ieri, 20 luglio 2004, una interrogazione alla Camera sui tagli agli organici nella regione Emilia Romagna cui ha risposto, per il Ministro, l'Onorevole Aprea.

08/07/2004
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Si è tenuta nella giornata di ieri, 20 luglio 2004, una interrogazione alla Camera sui tagli agli organici nella regione Emilia Romagna cui ha risposto, per il Ministro, l'Onorevole Aprea.

L 'interrogazione, basata sui dati forniti dalla Direzione Regionale all'assessorato della regione Emilia Romagna, segnala con grande preoccupazione la carenza di770 postiin totale tra i diversi ordini di scuola e chiede al Ministro quali azioni voglia concretamente mettere in atto per garantire in quella regione il diritto allo studio.

La risposta dell'On. Aprea, anche se limitata alla sola regione Emilia Romagna, si presenta come esempio lampante delle disfunzioni e delle iniquità che ha generato la politica degli organici del personale praticata da questo governo.

Il sottosegretario infatti, dopo una “doverosa” premessa in cui ricorda che è colpa del governo precedente che non ha realizzato le riduzioni di organico, non ha ottenuto i relativi risparmi, né ha ridotto sprechi ed inefficienze, rivendica il dovere di raggiungere l'obiettivo della riduzione dell'organico docente.

Perchè? C'è un calo della natalità, sostiene, peccato dimentichi che c'è un notevole incremento degli alunni immigrati e trascuri che l'organico è stato assegnato su dati previsionali che hanno volutamente ignorato l'andamento reale delle iscrizioni che è molto diverso tra i diversi ordini di scuola e tra le zone del territorio nazionale.

Inoltre i dati reali adesso ci sono: l'Amministrazione deve operare in questi giorni l'adeguamento degli organici alla situazione di fatto. Ma l' On. Aprea risponde che i dati segnalati nell'interrogazione sono sbagliati perchè diversi da quelli forniti dal sistema informatico del MIUR.

Possibile che il sistema rilevi per la stessa regione numeri diversi, come se i dati non fossero immessi nella stessa unica rete?

Il sottosegretario farebbe bene a preoccuparsi di questa discordanza, invece di adottare come veritieri sempre e solo i numeri più bassi, anche perchè gli errori di programmazione del sistema, evidenti per tutta la fase della mobilità del personale, dovrebbero almeno far sorgere il dubbio e mettere in moto qualche serio controllo...su sprechi ed inefficienze interne al MIUR.

Tutta la risposta invece tralascia ogni riflessione sul metodo con cui è stato assegnato l'organico alle regioni,e tende a dimostrare solo che… tutto funziona e la qualità della scuola pubblica è garantita.

L’incremento della popolazione studentesca, la crescita della domanda individuale di temposcuola , ben oltre quello pieno e prolungato confermato, le domande di scuola dell'infanzia inevase dalle lunghe liste d’attesa per il sottosegretario che cosa sono?

Le scuole, e non solo quelle dell’ Emilia Romagna, hanno visto ridurre drasticamente le risorse che avevano loro consentito di attuare sperimentazioni innovative sul versante organizzativo, didattico e dell’integrazione, adesso, senza più progetti, organico funzionale, risorse economiche e personale sono ulteriormente penalizzate a fronte di un aumento di alunni e di una forte richiesta di tempo scuola più lungo.

La Flc Cgil ha contestato ripetutamente l’assenza di criteri di assegnazione dell’organico di fatto alle regioni, aggravata dalla inattendibilità dell’assegnazione di quello di diritto. Non basta un richiamo generico alle diverse situazioni sociali e geografiche; le richieste delle scuole (zone montane, presenza di alunni con handicap gravi, modelli organizzativi consolidati ed apprezzati dalle famiglie…) vanno considerate tutte o la conseguenza è solo una: la riduzione della qualità dell’offerta formativa.

Roma, 21 luglio 2004

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Interpellanza sugli organici

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