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Organico di fatto 2008-2009: emanata la circolare

Il Ministero emana una nuova circolare per dare indicazioni sull'organico di fatto per il prossimo anno scolastico (Circolare Ministeriale n. 58 del 20 giugno 2008).

23/06/2008
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Il testo della Circolare Ministeriale n. 58 del 20 giugno 2008 modifica radicalmente il contenuto della nota interna inviata alle direzioni scolastiche regionali il 4 giugno 2008.

Nel nuovo testo sono presenti alcuni significativi segnali di inversione di tendenza sugli organici da parte del Ministero, cosi come richiesto dalla FLC Cgil nell'incontro avuto insieme agli altri sindacati prima con il Ministro e poi con il Capo Dipartimento il 12 giugno scorso.

Questo è sicuramente dovuto alla presa d’atto del dato reale sull'incremento di alunni in diverse regioni rispetto alle previsioni fatte al momento dell’emanazione delle norme sull’organico di diritto. Ma è dovuto, soprattutto, alle forti pressioni che ci sono state in questi mesi nei vari territori sul problema degli organici, sulla formazione delle classi con un numero di alunni oltre i parametri previsti e sulla mancata concessione del tempo pieno e prolungato richiesto da tante famiglie. Infatti, rispetto a quanto si poteva prevedere con la nota interna del 4 giugno 2008 e a seguito della pressante richiesta della FLC Cgil e degli altri sindacati, nella circolare non si fa più un riferimento esplicito alla necessità di dover proseguire "in ogni caso" nella riduzione di posti anche in organico di fatto così come enunciato a suo tempo in alcuni passaggi della circolare n. 19 del 1 febbraio 2008 relativa all’organico di diritto, ma vi sono diversi elementi di flessibilità ed un richiamo esplicito sull'obbligo al rispetto delle norme sulla formazione delle classi.

Si evidenziano alcuni passaggi significativi della circolare

  • La precisazione, innanzitutto, che il contenimento dei posti in organico previsto in finanziaria è da perseguire raffrontando complessivamente l'organico di fatto del prossimo anno (spezzoni compresi) con l'organico di fatto del 2007-2008. E' dal raffronto di questi due dati (comprensivi entrambi degli spezzoni) che va verificato il raggiungimento o meno dell'obiettivo del contenimento.

  • Poi si afferma che le azioni di adeguamento degli organici dovranno comunque:

    - " tenere conto degli effettivi incrementi del numero degli alunni, in vista dell’obiettivo politico di dare risposte alla domanda di istruzione espressa dalla famiglie, tenendo anche conto del sopravvenuto avvio sin dall’anno scolastico 2007-2008 della fase di prima attuazione dell’obbligo di istruzione”

    - ed "essere effettuate nel rispetto dei criteri e dei parametri previsti nella normativa vigente assicurando il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche, in relazione al numero effettivo degli alunni”. Su questo punto si ricorda che l'eventuale deroga al numero massimo di alunni per classe, come previsto dalla bozza di D.I. del 1 febbraio 2008, non dovrà in ogni caso superare di 1 o 2 unità i limiti di alunni per classe previsti dal DM 331/98. Questo significa chiaramente che in presenza di un aumento di alunni (compresi quelli in situazione di handicap per i quali il parametro previsto è di 25 alunni per classe – DM 141/99) o in presenza di un numero comunque eccessivo di alunni (oltre la suddetta deroga ai parametri), vanno costituite più classi.

  • Va assicurato il tempo pieno con orario a 40 ore ed il tempo prolungato con orario da non meno di 36 ore settimanali a 40 in presenza delle strutture idonee, ed entrambi con orario obbligatoriamente antimeridiano e pomeridiano.

  • Nella scuola secondaria di secondo grado si precisa che il numero degli alunni per classe, in conseguenza del mancato recupero dei debiti formativi, non deve comunque superare le 31 unità. Ciò significa che è possibile, ed anche oltre il 31 agosto purché entro la prima decade di settembre, procedere allo sdoppiamento di classi se si supera tale numero. Ovviamente sono possibili non solo sdoppiamenti ma anche soppressioni, qualora il numero degli alunni dovesse scendere sotto ai parametri minimi per effetto del mancato recupero dei debiti e quindi della mancata iscrizione alla classe successiva.

  • Il Ministero si riserva di autorizzare ulteriori posti nell’infanzia, se richiesti in presenza di liste d’attesa, e ulteriori posti per progetti (in particolare per l’accoglienza e l’inserimento di alunni stranieri) oltre la conferma di quelli già autorizzati nello scorso anno.

  • Per quanto riguarda il personale ATA, nella circolare si dice che è possibile un incremento di posti “nei casi in cui vi sia un accertato incremento del numero di alunni rispetto alla previsione” e sono possibili anche deroghe “nei casi, motivati adeguatamente, in cui le risorse assegnate alle istituzioni scolastiche non rendessero possibile il regolare funzionamento dei servizi scolastici come ad esempio in scuole articolate su più plessi - leggasi posti di collaboratori scolastici - in situazione di particolare complessità amministrativa - assistenti amministrativi - per garantire adeguata sicurezza nei laboratori - assistenti tecnici, per i quali va assicurata anche una congrua quota per la manutenzione delle apparecchiature - nel rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro. Tanto in attesa di ridefinire, alla luce delle nuove competenze attribuite all’autonomia scolastica, i criteri di determinazione degli organici e dei carichi di lavoro”.

E’ quindi rintracciabile, pur nel linguaggio ministeriale, un riscontro al senso delle nostre richieste: incrementare i posti, anche di assistente tecnico (è scritto al fine di “garantire la sicurezza e la manutenzione dei laboratori”), in tutti i casi in cui la dotazione prevista in organico di diritto non consenta di assicurare la funzionalità del servizio ed il rispetto dell’art. 52 del contratto di lavoro.
Infine, non sarà più il Ministero a comunicare, dopo i trasferimenti, l'ulteriore contingente di posti Ata per attenuare gli effetti della possibile concentrazione nelle singole scuole di personale inidoneo a tutte le mansioni del profilo, in quanto le Direzioni Scolastiche Regionali potranno direttamente attivare un posto in più ogni 2-3 unità di personale inidoneo in servizio nella stessa scuola.
Quindi anche per quanto riguarda il personale ATA ci sono le condizioni per rivendicare in organico di fatto un adeguamento di posti, rispetto ai tagli fatti nel diritto, per alleggerirne gli effetti e cercare di fare fronte alle esigenze di funzionalità delle scuole.

Certamente non è sufficiente questa circolare per dire che siamo in presenza di una inversione di tendenza sulle politiche del governo sugli organici o che si sta andando sulla strada giusta, ma è pur sempre un segnale importante.

Ora occorre far si che nei territori se ne colgano tutte le potenzialità positive.

Resta per la FLC Cgil la necessità sempre più evidente di affrontare una nuova politica degli organici per la scuola dell’autonomia perché sono ormai obsoleti e macchinosi i parametri di riferimento, creano ogni anno incertezze e difficoltà che rallentano la progettazione efficace e tempestiva di cui c’è estremo bisogno.

Roma, 20 giugno 2008

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