Osservazioni proposte unitariamente al MIUR alla bozza di decreto ministeriale sui corsi abilitanti
Le osservazioni di FLC Cgil, Cisl scuola e Uil scuola alla bozza di decreto ministeriale sui corsi abilitanti, ex art. 2 della legge 143/04, proposte al MIUR
Pubblichiamo le osservazioni alla bozza di decreto ministeriale sui corsi abilitanti, ex art. 2 della legge 143/04, proposte unitariamente al MIUR.
Roma, 25 gennaio 2005
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FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA
Roma, 24 gennaio 2005
Al Dott. Pasquale Capo
Capo Dip. per i Servizi nel Territorio MIUR
Al Dott. Giuseppe Cosentino
Direttore Generale
Direz. Gen. del Personale MIUR
00153 ROMA
Oggetto: Osservazioni alla bozza di decreto sui corsi ex art. 2 Legge 143/2004
La bozza di decreto illustrata dall’Amministrazione nell’incontro del 20 gennaio scorso, diversamente dalle richieste avanzate dalle scriventi OO.SS., applica rigidamente le previsioni della legge n. 143/04 e lascia nella indeterminatezza alcuni aspetti della norma che, ad avviso delle scriventi, dovrebbero trovare puntuali risposte nell’ambito del provvedimento.
In particolare si segnala:
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Per quanto attiene ai corsi previsti dall’art. 2 comma 1 lettera c bis e comma 1 ter, nel richiamare i contenuti della nota unitaria trasmessa in data 16.12.2004, si ribadisce la non condivisione dell’ipotesi di slittamento temporale contenuta nell’art. 4 della bozza di decreto, peraltro non adeguatamente sostenuta dalle motivazioni addotte.
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E’ quanto meno necessario, al fine di fornire elementi di certezza ai tanti precari interessati, che siano chiaramente indicati i termini di avvio dei corsi e di presentazione delle domande, e che sia prevista la possibilità di iscrizione con riserva alle graduatorie permanenti al momento dell’attivazione degli stessi.
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La possibilità di accedere ai permessi per il diritto allo studio è affermata genericamente al comma 5 dell’art. 6 della bozza.
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Si ritiene debba essere meglio esplicitato che l’esercizio del diritto allo studio può essere esercitato dai corsisti anche mediante la riapertura dei termini di presentazione della domanda e, se necessario, prevedendo l’ampliamento della platea dei beneficiari oltre l’aliquota consentita. Ciò anche in considerazione del fatto che nella maggior parte delle Regioni non solo i termini per la presentazione delle domande sono già scaduti, ma sono già stati pubblicati anche gli elenchi del personale ammesso alla fruizione per il corrente anno.
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E’ necessario un riferimento esplicito ai corsi di abilitazione istituiti dall’AFAM, ciò al fine di garantire l’unitarietà dei criteri generali di organizzazione e gestione che la legge prevede.
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Come segnalato dalle scriventi OO.SS. non si condivide l’interpretazione restrittiva del comma 7 bis dell’art. 2 della legge 143/04.
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A questo proposito si ritiene sia doveroso riconoscere adeguati crediti formativi derivanti dalla partecipazione a precedenti corsi abilitanti.
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Circa i crediti formativi la bozza riconosce esclusivamente titoli accademici.
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Si ritiene necessario valutare adeguatamente anche i titoli legati all’esperienza professionale di insegnamento già acquisiti e che sia esplicitato che il tirocinio è assolto con il servizio scolastico.
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Sul problema dei costi di partecipazione si ribadisce l’esigenza di una più esplicita politica di contenimento e perequazione, anche mediante la previsione di tetti massimi.
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Si segnala, infine, la necessità di indicazione di una data unica di scioglimento della riserva di iscrizione in graduatoria permanente per tutti i corsi attivati, ivi compresi quelli gestiti dall’AFAM.