Parere CSPI sul periodo di formazione e di prova per i neoassunti del concorso ordinario da espletare
Il CSPI rileva la formalità dell’adempimento, nessuna novità sulle modalità di reclutamento e formazione iniziale.
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) nella seduta plenaria del 13 ottobre 2021 si è pronunciato sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante “Attività formative, procedure, criteri di verifica degli standard professionali, modalità di verifica in itinere e finale incluse l'osservazione sul campo, struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale, nell'ambito del periodo di formazione e di prova, ai sensi dell’articolo 59, comma 12 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106”.
Il parere, in coerenza con quanto più volte ribadito dai precedenti pronunciamenti, sottolinea l’importanza del reclutamento e della formazione iniziale del personale al fine di consentire un autentico esercizio del diritto di istruzione nel sistema scolastico pubblico. Pertanto, il CSPI sollecita il Ministero dell’Istruzione a definire un sistema ordinario che dia certezze di programmazione e per la preparazione ai candidati, anche al fine di approdare a una riforma del reclutamento che metta al centro la formazione con percorsi abilitanti strutturati e stabili. Purtroppo, “il decreto in esame, previsto dall’articolo 59, comma 12 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, appare, invece, come un adempimento formale richiesto dalla normativa in coerenza con il PNRR”.
Il provvedimento si applica al personale che risulterà assunto a seguito dell'espletamento del concorso ordinario, in esito alle procedure di cui all’articolo 59, comma 10 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.
Dal punto di vista della stesura formale, il CSPI osserva, che le innovazioni introdotte dalle note annuali, successive all’emanazione del DM 850/2015, sostanzialmente riprodotto nel decreto in esame, che hanno spesso introdotto significativi suggerimenti e proposte, frutto delle esperienze effettuate dalle scuole (es. visiting…), non sono state riprese dal provvedimento, così come non è stato aggiornato il linguaggio utilizzato (es. dossier al posto di portfolio).
Il CSPI, infine, "invita il Ministero dell’Istruzione - anche attraverso il confronto al "Tavolo per il Reclutamento" istituito con il "Patto per la Scuola" - ad avviare, come previsto nel PNRR, le riforme relative al miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti, individuando modalità che siano omogenee, univoche ed orientate alla valorizzazione di competenze e professionalità."
Il CSPI conclude con un'espressione di parere favorevole, ma lo condiziona all’accoglimento delle richieste formulate.