Permessi per il diritto allo studio (150 ore): proroga dei termini e possibilità di redistribuzione delle ore non fruite
Saranno i contratti regionali a definire i nuovi termini e le modalità di redistribuzione delle ore.
Il MIUR ha emanato una nota di chiarimenti sui permessi retribuiti per il diritto allo studio stabilendo la possibilità di proroga dei termini, anche in relazione all’alto numero di partecipanti ai percorsi abilitanti speciali.
La nota recepisce la richiesta della FLC CGIL, contenuta già in alcuni contratti integrativi regionali, relativa alla possibilità di redistribuire il monte orario residuo nel caso in cui i beneficiari dei permessi non siano ammessi a fruire del massimo delle ore assegnabili.
E’ evidente che sarà la contrattazione integrativa regionale a determinare sia il nuovo termine per la presentazione delle domande che le modalità di redistribuzione delle ore residue.
Nessun cenno invece alla seconda richiesta della FLC CGIL: vale a dire l’attribuzione di un monte ore aggiuntivo di permessi finalizzato alla frequenza dei corsi di riconversione professionale su sostegno da parte del personale docente appartenente alle classi C555, C999, A075 e A076 e alle classi di concorso in esubero. Tale richiesta è stata motivata dal fatto che trattandosi di riconversione professionale (che l’amministrazione sia in virtù del contratto che della legge è obbligata a mettere in campo) non può gravare come carico orario sull’ordinario monte ore per i permessi retribuiti. La FLC CGIL procederà quindi nelle prossime ore a reiterare tale richiesta al MIUR.