Piano programmatico. Parere favorevole della VII Commissione della Camera. Solo un bluff le condizioni poste al ministro dalla maggioranza
Il testo conferma i tagli e la destrutturazione della scuola pubblica. Respinto il parere alternativo (negativo) dell'opposizione.
Nella seduta del 27 novembre 2008 la VII Commissione Cultura della Camera ha approvato, a maggioranza, il parere positivo del relatore, On. Aprea, sul piano programmatico in applicazione dei tagli previsti dall'art. 64 del D.L. 112/08 (ora Legge 133/08).
E' stato invece respinto l'articolato e documentato parere negativo proposto dall'opposizione.
Con una specie di "gioco delle tre carte" e con sofisticati artifici linguistici il parere definitivo, conferma sostanzialmente le condizioni indicate nella proposta originaria. In particolare:
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evita di segnalare il parere negativo (richiamato nella prima stesura del parere) della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 13 novembre scorso;
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ribadisce, inserendolo in tutti i passaggi delle " condizioni" elencate, il pieno rispetto degli obiettivi di taglio del D.L. 112;
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non prevede più la richiesta di evitare il ricorso all'esternalizzazione di servizi, in presenza di personale impiegato a tempo indeterminato nelle scuole.
La realtà è che il parere, a parole, tenta di ridurre i danni derivanti da questa vergognosa operazione di smantellamento della scuola pubblica, ma nei fatti non aggredisce nessuno degli elementi negativi che la manovra produce.
Come rilevato, infatti, nella relazione di minoranza le condizioni poste nel parere di maggioranza, rappresentano una effettiva smentita della fattibilità del piano e pertanto avrebbero dovuto determinare un parere negativo e perfino la richiesta di modifica dei saldi previsti dal D.L. 112/08. Così non è stato.
Per quanto siano presenti numerose condizioni che accolgono i rilievi e le richieste del sindacato, delle famiglie, delle associazioni professionali e dell'opposizione il parere è infarcito di continui richiami alla realizzazione dei tagli previsti.
In questo modo la maggioranza della Commissione ha abdicato al proprio ruolo di indirizzo per trasformarsi in mero esecutore degli ordini del governo.
E' prossimo anche il parere della VII Commissione Istruzione del Senato, dopo di che gli atti saranno inviati al ministro dell'istruzione che sta definendo i regolamenti.
La FLC Cgil, che guarda al merito e alla sostanza dei provvedimenti e non si lascia irretire dalle sole parole, continuerà in tutte le sedi a contrastare il piano di tagli e l'attacco alla scuola pubblica e al suo personale.
Per questo, la FLC Cgil sarà insieme ai lavoratori della scuola che scenderanno ancora in piazza in occasione dello sciopero generale del prossimo 12 dicembre per ribadire le mille ragioni di chi ha a cuore lo sviluppo ed il futuro del Paese.
Roma, 28 novembre 2008