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Piattaforma nazionale per il controllo del green pass a scuola: le indicazioni ministeriali

Un tentativo di semplificazione che finisce per duplicare gli adempimenti delle scuole. Restano le tante criticità legate alla gestione del green pass. Il Mi batta un colpo e risponda alle istanze di scuole e sindacato. Subito investimenti per superare le storiche fragilità dei servizi scolastici.

10/09/2021
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Pubblichiamo la nota Dipartimentale n. 953 del 9 settembre scorso con la quale il Mi fornisce le indicazioni operative alle scuole per l’utilizzo della piattaforma nazionale per il controllo del Green Pass. Tale piattaforma sarà operativa dal prossimo 13 settembre, data di inizio delle lezioni per la Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto e Valle D’Aosta.

Con la circolare, corredata da un manuale d’uso e da un video, vengono fornite le indicazioni ai dirigenti scolastici sui passaggi da seguire per effettuare informaticamente il controllo.

Il Dirigente o un suo delegato potranno accedere alla piattaforma inserita nel sistema informativo del Mi per effettuare il controllo giornaliero, visualizzando l’elenco dei dipendenti con green pass attivo/non attivo. La scuola non potrà visualizzare per motivi di tutela della privacy né la durata del green pass né le ragioni di un eventuale green pass non attivo. La piattaforma non farà venire meno la verifica del green pass, tramite app. Le scuole avranno a disposizione un servizio di help desk attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 14 raggiungibile al numero 080.9267631.

Le nostre valutazioni

La piattaforma presentata dal Mi e dai media come misura di semplificazione del lavoro delle scuole appare in realtà piena di incognite e di problematicità come ad esempio:

  1. Mancato aggiornamento in tempo reale dell’archivio Sidi rispetto al personale effettivamente in servizio in ciascun giorno
  2. Sfasatura tempistica tra effettuazione dei tamponi e inserimento dei dati al sistema
  3. Mancata possibilità di registrare il dato relativo alla durata del green pass
  4. Necessità di verificare comunque con gli interessati l’eventuale segnalazione di green pass non attivo
  5. Necessità di adottare procedure non facili per la tempestiva comunicazione agli ingressi dei nominativi del personale risultato non in regola con il green pass
  6. Limiti della piattaforma che non include tutti i soggetti esterni (genitori, addetti alla mensa, assistenti all’handicap, esperti esterni, ecc) che giornalmente accedono ai locali scolastici
  7. Impossibilità di usufruire del servizio di assistenza non attivo il sabato, giorno in cui la gran parte delle scuole sono aperte.

Queste criticità comporteranno, quantomeno nella fase iniziale, l’utilizzo di ambedue le procedure (piattaforma e app), raddoppiando e non semplificando gli adempimenti delle scuole.

Sarebbe stato molto più utile prevedere una fase sperimentale per verificare sul campo le reali necessità della scuola prima di procedere alla messa a regime di ben due sistemi che adesso finiscono per sovrapporsi.

Tali problematicità si sommano alle storiche fragilità del sistema scolastico: inadeguatezza del SIDI, lunghe attese al servizio di help desk, segreterie sottodimensionate, carenza di collaboratori scolastici, impossibilità di sostituire il personale dal primo giorno di assenza, ritardi nella copertura dei posti liberi. In particolare sul personale Ata e sui Dsga ricadranno ulteriori incombenze in quanto pienamente coinvolti insieme ai dirigenti scolastici nella gestione quotidiana delle verifiche.

La soluzione individuata dal Ministero

Oltre a rappresentare un ulteriore appesantimento, la piattaforma si tradurrà in una misura inutile se il Mi non darà indicazioni chiare alle problematicità ripetutamente segnalate dalla FLC Cgil durante i tavoli di confronto e da ultimo con la notizia pubblicata il 2 settembre scorso.

Eravamo e restiamo convinti che la vaccinazione sia per il personale scolastico un dovere civico e professionale dal forte impatto educativo nei confronti delle giovani generazioni. Ma questa nostra posizione non ci ha impedito di sollevare fin da subito perplessità e dubbi sull’introduzione nella scuola di uno strumento originariamente pensato per altri contesti che non sono paragonabili alla scuola che ogni giorno apre le porte a oltre un milione e 200 mila lavoratori, tra docenti, educatori, dirigenti e personale ATA.

Oggi la soluzione adottata dal ministero conferma le nostre perplessità e i nostri dubbi e accresce ancora di più la preoccupazione per la complessa gestione di questa fase così delicata per le scuole.

Riteniamo pertanto necessario e urgente che il Mi lavori da subito al superamento di tutte le criticità che, con l’inizio delle lezioni, rischiano di aumentare in maniera esponenziale. Chiediamo inoltre al ministero di aprire una sede di confronto con le organizzazioni sindacali al fine di individuare le reali misure di semplificazione del lavoro scolastico, mettendo in campo misure strutturali come l’investimento sul Sidi, il rafforzamento degli organici e il superamento dei limiti normativi che impediscono la tempestiva sostituzione del personale assente.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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