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Precari scuola: incontro al Ministero su strumento musicale

Nell’incontro è stata illustrata la posizione del Ministero a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato sulle graduatorie di strumento musicale.

26/07/2006
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Si è tenuto oggi al Ministero della pubblica istruzione un incontro per affrontare le questioni relative alla sentenza 2036/2006 del Consiglio di Stato che stabilisce che l’ammissione in graduatoria permanente di strumento musicale per gli ex-inclusi negli elenchi prioritari è possibile solo se si è in possesso dell’abilitazione in educazione musicale conseguita prima del 25/5/1999.

Come si ricorderà la Legge 333/2001 (avvio dell’anno scolastico 2001/2002) aveva introdotto tale opportunità non precisando la data di conseguimento dell’abilitazione. L’Amministrazione ha sempre sostenuto che essa dovesse essere posseduta entro il 25/5/99 (data di entrata in vigore della Legge 124/99), varie sentenze del TAR avevano, invece accolto i numerosi ricorsi, promossi anche dalla CGIL, di docenti abilitati anche dopo il 25/5/99. L’Amministrazione aveva interposto appello a tutte le sentenze. Ora il Consiglio di Stato si è pronunciato con una sentenza definitiva accogliendo la posizione dell’Amministrazione.

Il Ministero è quindi intenzionato a:

  • procedere ai depennamenti dalle graduatorie degli inclusi con abilitazione in educazione musicale conseguita dopo il 25/5/1999;

  • di soprassedere, per il momento da qualunque atto, nei confronti del personale già assunto in ruolo e di effettuare le opportune verifiche per sanare eventuali contenziosi in atto;

  • attivare uno specifico corso abilitante per tutti i docenti a cui, a seguito dell’inclusione a pieno titolo nelle graduatorie, è stato impedito di frequentare i corsi abilitanti ex Legge 143/04.

Come FLC Cgil abbiamo sottolineato come l’attivazione dei corsi abilitanti non basti e che questa situazione è stata determinata dalla scarsa chiarezza delle norme che si sono sovrapposte negli anni e dall’atteggiamento altalenante dei vari uffici e che pertanto non è possibile penalizzare aspettative e situazioni consolidate. Abbiamo quindi sollecitato un provvedimento specifico che sani la situazione senza ledere i diritti dei controinteressati, e metta fine, una volta per tutte, a questa partita.

Abbiamo anche richiesto una ricognizione qualitativa e quantitativa della situazione e l’apertura di un confronto complessivo per definire i titoli di accesso e le procedure abilitanti a regime.

Roma, 26 luglio 2006