Nonno, cos'è il sindacato? Il nuovo libro di Edizioni Conoscenza

Home » Scuola » Precari scuola: posizioni inconciliabili sugli spezzoni fino a 6 ore

Precari scuola: posizioni inconciliabili sugli spezzoni fino a 6 ore

Incontro al MPI sulle procedure per le supplenze, affrontate anche alcune questione sulle assunzioni in ruolo e sul DM 85/05

18/07/2007
Decrease text size Increase  text size

Si è tenuto oggi al Ministero della Pubblica Istruzione un incontro sulla bozza di circolare per le supplenze.
Sulla questione degli spezzoni fino a 6 ore il Ministero ha presentato una proposta inaccettabile che rappresenta un notevole passo indietro rispetto alla soluzione che avevamo ottenuto , dopo numerose iniziative, lo scorso anno.

Come FLC Cgil abbiamo evidenziato che gli spezzoni fino a 6 ore, a norma della Legge 124/99, sono da assegnare con le supplenze provinciali e che quanto indicato nel regolamento delle supplenze, rispetto all’applicazione della finanziaria 2002, da noi fortemente osteggiata e dichiarata illegittima da numerose sentenze, non può che riferirsi alle nomine di competenza del Dirigente Scolastico qualora tali spezzoni residuino dopo la nomina dei docenti abilitati.

Riteniamo gravissimo che a pochi mesi di distanza il Ministero si rimangi una scelta importante che aveva garantito opportunità di lavoro a migliaia di docenti e una migliore funzionalità alle scuole.

Abbiamo espresso la nostra totale contrarietà a tale proposta e l’indisponibilità a qualunque discussione sul provvedimento se tale norma non sarà sostanzialmente riscritta per garantire le stesse opportunità di lavoro dello scorso anno.

L’Amministrazione, dopo una serie di consultazioni ai vari livelli del Ministero, ci ha comunicato l’intenzione di approfondire la questione e di rinviare ad un ulteriore incontro fissato per il prossimo martedì 24 luglio, una eventuale nuova proposta.

Abbiamo comunque ribadito che non lasceremo nulla di intentato per garantire il rispetto della L. 124/1999 e i diritti dei precari.

Nella bozza che ci è stata sottoposta sono riconfermate molte delle regole introdotte lo scorso anno:
1) la non applicabilità delle sanzioni per il personale ATA
2) la possibilità di rilasciare delega a terzi o allo stesso CSA;
3) la possibilità di optare tra più supplenze purché la nuova supplenza sia annuale (31/8);
4) la priorità nella scelta della sede (L 104 Art. 21 e 33) si attiva solo all’interno dei posti spettanti (come durata e quantità di ore) nel senso che se si è in posizione utile per un posto al 30/6 non si può scegliere prioritariamente su quelli al 31/8 e così via;
5) la priorità prevista dall’Art. 33 comma 5 e 7 (assistenza a familiare) opera solo per le scuole del comune di residenza del familiare da assistere e, solo nel caso non vi siano posti, per le scuole di un comune viciniore;
6) la priorità di nomina su posto di sostegno per coloro che hanno conseguito la specializzazione con i corsi DM 21/05 e per coloro che, in possesso della specializzazione, hanno conseguito l’abilitazione con i medesimi corsi;
7) è possibile, sia per i docenti che per gli ATA, cumulare spezzoni orario fino al raggiungimento dell’orario massimo anche in scuole diverse.

Nel corso della discussione abbiamo presentato numerosi rilievi alle altre parti della bozza di circolare sia formali che sostanziali.

In particolare, abbiamo chiesto:
1) che sia ulteriormente esplicitato l’obbligo, previsto dall’art. 3 del regolamento delle supplenze, di massima pubblicizzazione delle convocazione e delle disponibilità anche attraverso i siti internet dei vari uffici scolastici provinciali;
2) che sia consentito, fino all’inizio dell’anno scolastico, lasciare uno spezzone per un posto intero (anche al 30/6) al fine di evitare il proliferare di cattedre su più scuole;
3) di esplicitare meglio l’applicabilità delle sanzioni previste dal nuovo regolamento, in quanto diverse da quelle dello scorso anno in particolare per la mancata assunzione in servizio dopo aver accettato una nomina;
4) di chiarire che la certificazione di idoneità all’impiego debba essere rilasciata, dove presente, dal “medico competente”, anche in considerazioni delle diverse normative in merito delle varie Regioni;
5) di prevedere, anche per il personale ATA, che le nomine da graduatoria d’istituto abbiano una durata legata al tipo di posto e non scadenza fissa al 30/6, come sancito già da numerose sentenze ;
6) che sia data indicazione alle Direzioni Regionali di attivare i necessari accordi con i centri per l’impiego al fine di semplificare le nomine dei collaboratori scolastici anticipando quanto previsto dal DDL “Bersani Ter” in corso di approvazione in parlamento.

Comunicazione del titolo di sostegno
Nella bozza è anche prevista la possibilità di comunicare, entro il 31 luglio, l’acquisizione del titolo di specializzazione sul sostegno per gli inclusi in graduatoria ad esaurimento, che lo abbiano conseguito successivamente, ai fini della prima fascia della graduatoria d’istituto. Abbiamo chiesto che la data di scadenza sia spostata in avanti, visti i tempi di pubblicazione della circolare, e che la medesima possibilità sia garantita anche agli inclusi in seconda e terza fascia.

Nel corso della discussione sono state anche affrontate alcune questioni relative alle procedure per le immissioni in ruolo e all’applicazione della sentenza del TAR sui corsi del DM 85/05.

Immissioni in ruolo
E’ stato chiarito che le procedure di restituzione dei posti assegnate a personale già di ruolo descritte nella nota nota Prot. 14377/2 del 13 luglio 2007 si applicano anche al personale ATA ed in particolare alle due procedure concorsuali (ordinario e permanente) dei DSGA.
E’ stato anche convenuto che le assunzioni effettuate dalle graduatorie dei concorsi riservati, dove presenti, non incidono sul contingente complessivo di nomine, in quanto destinate a personale già di ruolo. L’amministrazione si è riservata di emanare a breve una specifica nota di chiarimenti.

DM 85/05 e sentenza del TAR
L’amministrazione ha comunicato che la sentenza del Consiglio di Stato in merito ai ricorsi presentati contro la sentenza del TAR del Lazio sui corsi DM 85/05 tarda ad essere emessa e che pertanto è intenzionata a cercare una soluzione al problema anche in applicazione della risoluzione approvata dalla VII commissione della Camera e accolta dal Governo.
Si è riservata di presentare una proposta compiuta nel prossimo incontro.

Come FLC Cgil abbiamo ribadito che è indispensabile che si proceda in tempi brevi e con
soluzioni chiare e inattaccabili per garantire stabilità alle graduatorie e la certezza delle nomine.

Roma, 18 luglio 2007

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!