Concorso ordinario primaria e infanzia: pubblicato il nuovo regolamento che introduce la prova a quiz
Il concorso prevede: 50 quesiti a risposta multipla, prova orale e valutazione dei titoli.
Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il decreto ministeriale 325 del 5 novembre 2021 (con l’allegato A, con i programmi del concorso e l’allegato B, con la nuova tabella di valutazione dei titoli), che integra e modifica il regolamento del concorso ordinario della scuola primaria e dell’infanzia alla luce delle previsioni contenute nell’articolo 59, comma 11, del decreto legge 73 del 25 maggio 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 106 del 23 luglio 2021.
SPECIALE CONCORSO
Per la procedura concorsuale già bandita con decreto dipartimentale 498 del 21 aprile 2020, non è prevista la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze o la modifica dei requisiti di partecipazione.
Requisiti di ammissione
- abilitazione conseguita presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, in particolare:
- per la primaria, titolo conseguito entro l’as 2001/2002 al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27;
- per l’infanzia, titolo conseguito entro l’as 2001/2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997/1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27.
Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno.
Prova scritta
50 quesiti a risposta multipla in 100 minuti. Per la valutazione alla prova vengono assegnati massimo 100 punti, la prova è superata da chi consegue almeno 70/100.
Quesiti
- Posti comuni, 40 quesiti volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze in relazione alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola primaria e ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia;
- Posti di sostegno, 40 quesiti inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
Per entrambe le procedure gli altri quesiti saranno così ripartiti:
- Inglese: 5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2
- Tecnologie digitali: 5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie per potenziare la qualità dell’apprendimento
Prova orale
Durata massima: 30 minuti
Alla prova è assegnato un punteggio massimo di 100 punti, ed è superata da chi consegue almeno 70/100.
Consiste nella progettazione di una attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie digitali.
La prova valuta anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2, nonché della specifica capacità didattica, che nel caso dei posti di sostegno contempla la didattica speciale
Titoli
Ai titoli è attribuito un punteggio massimo di 50 punti.
Graduatorie
Saranno predisposte con un numero di candidati pari al massimo al numero dei posti banditi. Il punteggio finale sarà espresso in duecentocinquantesimi.
Come riportato nella notizia relativa all’incontro tenuto il 26 ottobre scorso, abbiamo chiesto al Ministero di ricomprendere nel nuovo regolamento concorsuale solo ed esclusivamente le procedure già bandite. Questo perché per noi il futuro del reclutamento non può essere costituito da concorsi a quiz.
Questa posizione è per noi un punto fermo ed è stata ripresa anche dal CSPI. Poichè la nostra richiesta è stata disattesa rimane per noi ineludibile l’esigenza di un confronto a tutto tondo con il Ministro Bianchi sul tema del reclutamento, che è una delle questioni poste alla base della proclamazione dello stato di agitazione.