Concorso scuola subito. FLC CGIL, ADI e Link: “il 7 novembre in piazza per chiedere chiarezza e qualità del percorso di accesso all’insegnamento”
Migliaia di precari, studenti, laureati e dottorandi attendono certezze sul FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio).
“Secondo alcune indiscrezioni tra i contenuti della legge di stabilità vi sarebbero numerose modifiche anche per quanto riguarda il FIT, alcune delle quali ancora non chiare ed altre critiche. Dopo mesi in cui si è parlato dell’abolizione dei 24 cfu, ora tornano in auge senza che nel frattempo gli Atenei abbiano avviato i pacchetti all’inizio di quest’anno accademico. In merito all’anno di percorso non è chiaro come sarà strutturato e se in grado di assicurare la qualità per i futuri insegnanti. Inoltre, inaccettabile poter partecipare ad una sola classe di concorso. Numerosi studenti, laureati e dottori di ricerca vivono nell’incertezza di quello che sarà il loro futuro e del percorso da intraprendere per poter accedere all’insegnamento. Chiarezza e concorso immediato per questo il 7 novembre 2018 saremo in piazza”- dichiara Alessio Bottalico, coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario.
Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL ricorda che “il MIUR quest’anno non è riuscito ad assegnare l’intero contingente delle assunzioni e più di 32.000 posti sono rimasti vacanti. Una situazione senza precedenti che segna una sconfitta per la scuola e per i lavoratori precari. Serve un cambio di passo con misure straordinarie che permettano di avere i docenti abilitati già assunti in cattedra il prossimo settembre. Il turn over nella scuola è in crescita e aumenterà, anche per effetto di “quota cento”: bisogna accelerare sul FIT e semplificarne il percorso, senza sacrificare la qualità. Ai laureati che vogliono insegnare vanno garantiti concorsi regolari e una formazione in ingresso di alto livello: i saperi e le competenze didattiche e metodologiche sono gli ingredienti irrinunciabili della professione docente.
“Pretendiamo modalità e tempistiche certe per il reclutamento nella scuola che migliaia di colleghi aspettano ormai da troppo tempo” - dichiara Giuseppe Montalbano, segretario di ADI, Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani - “Se questo governo vuole rimettere in discussione il FIT vogliamo che si apra subito un confronto con gli studenti, i dottorandi e i lavoratori: non siamo più disposti a farci prendere in giro”.
Ecco le piazze e gli atenei dove si terranno le varie manifestazioni e assemblee il 7 novembre:
- Avellino, presidio Prefettura di Avellino ore 10.30
- Bari, fotopetizione ore 10 + assemblee pomeridiane (Campus e Palazzo Ateneo)
- Bologna, presidio in Rettorato (orario in via di definizione)
- Milano, presidio Prefettura di Milano, corso Monforte ore 15.30
- Modena, assemblea ore 15.30 plesso Sant’Eufemia
- Napoli, assemblea pubblica a Palazzo Giusso ore 11
- Roma, presidio sotto il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ore 15.