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Corsi abilitanti: informativa su decreto di attivazione dei percorsi e quota di riserva per i precari

La percentuale di riserva è pari al 30%. Nessuna prova in ingresso: qualora le domande eccedano i posti, gli aspiranti saranno graduati in base ai titoli.

28/02/2024
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Il Ministero dell’Istruzione, insieme ai rappresentati del Ministero dell’Università e Ricerca, ha convocato le organizzazioni sindacali per fornire l’informativa in merito al decreto di attivazione dei percorsi abilitanti e al decreto sulla riserva dei posti a favore dei docenti precari che abbiano maturato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui almeno uno sulla specifica classe di concorso.

Accreditamento dei percorsi

La procedura di accreditamento ha determinato un numero complessivo di 1.515 percorsi, 61 decreti di accreditamento per le Università e 30 per le istituzioni AFAM.

Poiché l’offerta formativa inizialmente presentata dalle Istituzioni, non includeva alcune classi di concorso, nonostante il MIM ne avesse rilevato il fabbisogno, sono stati riaperti i termini al fine di consentire la copertura mancante (nota MUR n. 2439 del 5 febbraio 2024).

Rispetto al fabbisogno stimato dal Ministero dell’Istruzione c’è stato un incremento del 20% dei posti. In assenza di fabbisogno su base regionale, è stata attivata un’offerta formativa pari a 10 posti per ogni istituzione formativa presente nella regione di riferimento.

A un fabbisogno di circa di 40 mila posti, corrispondono quindi circa 48 mila posti a cui si aggiungerà l’offerta dei corsi per le classi di concorso su cui c’è stata la riapertura dell’accreditamento.

Per i criteri di accesso sono stati inseriti i titoli delle due tabelle allegate.

Quali sono i percorsi previsti

  • Percorsi abilitanti da 60 CFU/CFA.
  • Percorsi abilitanti da 30 CFU/CFA a cui si accede beneficiando della riserva del 30% prevista a favore dei docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui almeno una sulla specifica classe di concorso.
  • Percorsi da 30 CFU utili ad acquisire il requisito per partecipare ai concorsi banditi nella fase transitoria di attuazione della riforma del reclutamento fino alla fine del 2024.
  • Percorsi da 30 o da 36 CFU post concorso, utili a conseguire abilitazione per i vincitori di concorso abilitati.
  • Corsi da 30 CFU/CFA on line, per I docenti già in possesso di ulteriore abilitazione o specializzazione su sostegno, attivati senza vincoli di programmazione e sostenibilità a livello numerico, erogati dai medesimi centri accreditati per gli altri corsi abilitanti.

Riserva per i precari con tre anni di servizio

La riserva viene quantificata in misura pari al 30% dei posti.

Cosa avviene se le domande di iscrizione sono di più dei posti disponibili

Sia per i corsi da 60 CFU/CFA, che per quelli da 30 CFU/CFA, ad esclusione di quelli riservati ai docenti già abilitati o specializzati, le Università e le Istituzioni AFAM procederanno a graduare gli aspiranti in base a una specifica tabella di valutazione dei titoli.

Validità delle abilitazioni conseguite su classi di concorso oggetto di accorpamento: il DM 255 del 22 dicembre 2023, pubblicato in GU il 10 febbraio 2024, ha previsto l’accorpamento di alcune classi di concorso che afferiscono gradi diversi di istruzione: A-01, (ex A-01 e A-17); A-12 (ex A-12 e ex A-22); A-22 (ex A24 e ex A25); A27; A-30 (ex A-29 e ex A-30); A-48 (ex A-48 e A-49); A-70 (ex A-70 e ex A-72); A-71 (ex A-71 e ex A-73). In relazione ai corsi abilitanti l’abilitazione conseguita su una delle due classi di concorso oggi accorpate varrà per entrambe.

Dall’anno prossimo i corsi saranno attivati in riferimento alle classi di concorso accorpate.

Osservazioni della FLC CGIL

Tempistica: poichè l’attivazione dei corsi è in forte ritardo rispetto agli appuntamenti più importanti che coinvolgono il personale della scuola, a partire dall’aggiornamento delle GPS, sono stati chiesti chiarimenti sulle tempistiche di avvio e conclusione dei percorsi.

Accesso alle 150 del diritto allo studio: lo slittamento dell’avvio dei percorsi ha reso quasi impossibile l’accesso ai permessi per il diritto allo studio (150 ore), uno strumento importante che consente ai lavoratori in servizio a scuola di beneficiare di agevolazioni concrete rispetto alla frequenza delle attività formative.

Quanti e quali corsi saranno attivati per l’a.a. 2023/24: la bozza di decreto reca in premessa un riferimento alla nota 4545 del 17 ottobre 2023, ignota alle OO.SS., con cui il MIM quantifica il fabbisogno. È indispensabile pubblicare almeno l’elenco dei centri universitari e accademici accreditati, in maniera che i docenti interessati possano verificare l’attendibilità legale del corso a cui vorrebbero iscriversi.

Quota di posti riservati: è stato chiesto di ripristinare, soprattutto per il primo anno, la quota di riserva originariamente prevista, pari al 45% dei posti a favore dei precari con tre anni di servizio.

Partecipazione contestuale tra sostegno e corso abilitante: formalmente i due anni accademici non coincidono perché il TFA afferisce l’a.a. 2022/23. Bisogna chiarire se è possibile l’iscrizione contestuale.

Graduatorie dei docenti che hanno diritto alla riserva: è utile valorizzare la posizione di chi quest’anno non accede ai corsi per mancanza di posti ai fini di favorire l’accesso nell’anno scolastico successivo.

Chiarire se gli abilitati nel profilo di personale educativo possono accedere al corso on-line da 30 CFU riservato a chi è già in possesso dell’abilitazione.

Costo massimo per il percorso costituito da 30 CFU/CFA + 30 CFU/CFA: è necessario che il MUR dia indicazioni affinchè il costo complessivo non ecceda i 2.500 euro.