Docenti precari: 48.794 proposte di assunzione in fase c). Le procedure per l’accettazione e la scelta della sede
La nostra diffida per la trasparenza delle graduatorie e delle procedure.
Il 10 novembre 2015 sono state inviate 48.794 proposte di assunzione per la fase c) del piano straordinario esaurendo le domande presentate entro il 14 agosto.
I docenti dovranno accettare la proposta o rinunciare entro le ore 15,59 del 20 novembre. Si ricorda che la mancata accettazione entro il predetto termine perentorio produce gli stessi effetti della rinuncia [cancellazione da tutte le graduatorie ad esaurimento e del concorso 2012].
I calendari per l’assegnazione della sede nella provincia di assunzione saranno supplicati dai vari uffici territoriali: le operazioni dovrebbero svolgersi a partire dal 23 novembre.
Anche per la fase c), i docenti che hanno in corso un contratto a tempo determinato (annuale o fino al termine delle attività didattiche [30/06]) raggiungono la sede al termine del contratto.
Le situazioni che si sono determinate sono le più diverse: prevalentemente si è ottenuta la prima provincia prescelta, ma diverse migliaia di docenti sono stati assunti anche a centinaia di chilometri di distanza. La possibilità di ottenere la prima provincia in fase c), mentre nella fase b) - pur con migliore punteggio - si è stati costretti a spostarsi conferma la correttezza della nostra richiesta di unificazione delle due fasi.
Molti posti disponibili per le immissioni in ruolo restano scoperti per mancanza di aspiranti in tutta Italia. Per esempio, molti abilitati di matematica alla scuola media o docenti di spagnolo o gli specializzati di sostegno, sono collocati unicamente in seconda fascia, magari con più di 36 mesi di servizio, ma la legge 107/15 non li ha presi minimamente in considerazione.
La FLC CGIL, come più volte dichiarato, ritiene che il piano di assunzioni avrebbe dovuto essere straordinario rispetto al numero di precari che a vario titolo in questi anni hanno maturato il diritto alla stabilizzazione, agendo sul ripristino dei tempi di apprendimento e degli ordinamenti cassati dalla Riforma Gelmini. Forse così si sarebbe potuto parlato di vera Buona Scuola.
In più, questo piano è avvenuto nella totale assenza di trasparenza sulle graduatorie degli aspiranti e sulle procedure adottate: per questo motivo abbiamo presentato una formale diffida.
Per tutte le informazioni, la consulenza e l’eventuale tutela legale è possibile rivolgersi alle nostre sedi locali.