Docenti precari. Accesso al TFA, reclutamento, concorso, piano di stabilizzazioni: a quando le vere informazioni?
Alcuni annunci, ma ancora nessun atto ufficiale.
Il 3 maggio si è svolto un incontro al Ministero dell'Istruzione che aveva tra gli altri all'ordine del giorno il tema del reclutamento. Sulle altre questioni affrontate nell'incontro del 3 maggio (riconversioni, organici, autonomia) abbiamo pubblicato una notizia specifica (vedi correlati).
L'Amministrazione ha comunicato alle organizzazioni sindacali la volontà di far accedere ai TFA, senza la preselezione e senza tirocinio, i docenti non abilitati che abbiano almeno 3 anni di servizio. È stata una notizia accolta con soddisfazione dalla FLC CGIL che si è molto impegnata per questo risultato, anche se sarà necessario un provvedimento normativo di cui al momento non si conoscono i tempi.
Nella stessa sede non si è parlato né del piano di stabilizzazioni più volte richiesto dalla nostra organizzazione e né delle nuove forme di reclutamento.
A proposito del concorso, l'Amministrazione ha parlato di un eventuale bando per classi di concorso con graduatorie esaurite, ma ha riconosciuto che l'indizione di un concorso che non rispetti la normativa attuale, creerebbe problemi di contenzioso che ne annullerebbe l'efficacia.
Apprendiamo dai giornali, in una dichiarazione del Ministro Profumo che al Ministero si sta lavorando da mesi all'indizione per il tardo autunno di un concorso per circa 8000 posti: peccato che ai sindacati non sia mai stato illustrato questo lavoro, peccato che a tutt'oggi non ci sia un piano di stabilizzazioni che intrecci occupazione e qualità della scuola pubblica, un piano che guardi al precariato della scuola come un problema da risolvere e non da nascondere per non vederne i numeri, per non riconoscerne la valenza, a partire dal semplice funzionamento delle scuole.
La FLC CGIL chiede ancora una volta al Ministro una ricognizione di tutti i posti disponibili, a vario titolo, per le immissioni in ruolo, una ricognizione dei posti aggiuntivi necessari a restituire alla Scuola la dignità calpestata dai tagli della Gelmini, una presa in carico del piano di stabilizzazioni triennali promesso dal patto di stabilità dello scorso anno e compromesso dalle vicende della riforma Fornero del sistema previdenziale, che non manda in pensione più nessuno, impedendo quel ricambio generazionale tanto invocato.
In attesa del prossimo incontro tra le Organizzazioni sindacali e L'Amministrazione, previsto per la metà di maggio, la FLC CGIL promuoverà e sosterrà le mobilitazioni atte a rivendicare una nuova storia per la scuola statale che parta dal superamento del precariato come condizione diffusa e invalicabile. Solo da qui si potrà tornare a parlare di concorsi per l'accesso all'insegnamento.