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Graduatorie d'istituto docenti: i sindacati impugnano il Decreto sulle tabelle

Un comunicato di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e GILDA

13/05/2014
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Come avevamo già segnalato, le forzature relative ai provvedimenti sulle graduatorie d'istituto dei docenti, ed in particolare sulle tabelle di valutazione, hanno determinato la protesta di tutte le organizzazioni sindacali.

Dalla bozza di Decreto che ci è stato consegnata abbiamo rilevato forti profili di illegittimità e di irragionevolezza.

Per questi motivi abbiamo dato unitariamente mandato, ai nostri legali di impugnare il Decreto.

Come preannunciato nel comunicato unitario  si tratta della "prima risposta dei sindacati, a cui seguiranno ulteriori iniziative e mobilitazioni, se continueranno gli atteggiamenti di arroganza che portano a provvedimenti sbagliati ed inaccettabili".

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FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e GILDA

Comunicato unitario

I sindacati impugnano il decreto sulle graduatorie

Il decreto che il ministro Giannini dichiara di aver firmato per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto presenta vizi di illegittimità.

Senza il previsto percorso istituzionale modifica le tabelle per l’attribuzione del punteggio per le abilitazioni, introducendo palesi elementi di iniquità e irragionevolezza, creando inaccettabili disparita e conflittualità tra gli aspiranti alle supplenze.

Le scriventi organizzazioni sindacali della scuola, contrarie nel merito e nel metodo, hanno dato mandato ai loro legali di impugnare congiuntamente al TAR il decreto ministeriale che modifica le tabelle e che è parte integrante dei provvedimenti per l’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze del prossimo triennio.

Questa è la prima risposta dei sindacati, a cui seguiranno ulteriori iniziative e mobilitazioni, se continueranno gli atteggiamenti di arroganza che portano a provvedimenti sbagliati ed inaccettabili e che comporteranno anche inevitabili ripercussioni sull’ordinato avvio del prossimo anno scolastico, di cui il Ministro si assume tutta la responsabilità.

Roma, 13 maggio 2014