Pagamento supplenti: il MIUR restituirà le somme anticipate dalle scuole
Una nota tardiva del Ministero integra le istruzioni della nota sul Programma Annuale 2013. Bloccate nel sistema NoiPA le funzioni per retribuire i supplenti nel 2013.
Il MIUR con la nota 362 del 21 gennaio 2013, ad integrazione della nota n. 8110 recante istruzioni per la predisposizione del Programma Annuale, ha confermato che le somme spettanti ai supplenti per il servizio prestato sino al 30 novembre 2012 debbono essere pagate direttamente dalle scuole. Tali somme saranno restituite sulla base dei dati già trasmessi dalle scuole al Miur con i flussi di cassa relativi al mese di novembre.
Le somme invece spettanti ai supplenti per il servizio prestato dal 1 al 31 dicembre 2012 debbono essere pagate dalle scuole tramite la procedura Cedolino Unico, a mezzo del sistema NoiPA.
Nel caso in cui la scuola abbia già provveduto al pagamento nel corso del 2012 le sarà assegnata ed erogata una somma pari a quanto ha anticipato.
La restituzione alle scuole dei fondi anticipati è certamente un risultato positivo che è stato raggiunto grazie alle pressioni della FLC CGIL sul Ministero.
La nota del 21 gennaio 2013, inviata per dare indicazioni su come "dovranno essere pagati" gli emolumenti fissi dei supplenti di novembre e dicembre 2012, è colpevolmente tardiva. Queste istruzioni dovevano essere inviate tempestivamente alle scuole e non a oltre un mese di distanza.
I lavoratori precari hanno diritto di percepire per tempo la retribuzione spettante, spesso unica fonte di sostentamento per le famiglie, e invece sta succedendo che le scuole non riescono ad accedere al nuovo sistema che risulta in aggiornamento e molti precari aspettano il pagamento di dicembre, gennaio e della tredicesima del 2012.
È inaccettabile: le misure, introdotte in applicazione della spending review, hanno avuto il solo effetto di migliorare i flussi di cassa dello Stato a danno dei lavoratori e in violazione di un loro diritto costituzionale. Per risparmiare si stanno violano diritti intangibili.
Se non si farà funzionare il nuovo sistema a pagarne le spese saranno i lavoratori precari.
Noi avevano sollevato il problema molti mesi fa e avevamo sollecitato l'Amministrazione a fare in modo che non ci fossero ritardi. Purtroppo sta succedendo il contrario.
Continueremo la nostra vigilanza e la pressione sul MIUR perchè si dia immediata soluzione ai problemi e tutelermo i diritti retributivi dei lavoratori precari.