Personale educativo e IRC: informativa sulle immissioni in ruolo a.s. 2022/2023
Contingenti ancora vincolati da limiti di spesa di oltre un decennio fa: prevista la copertura soltanto di una minima parte dei posti disponibili. Ormai strutturale il ricorso alla precarietà.
Il 26 luglio 2022 si è tenuto, in remoto, l’incontro fra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali per l’informativa sulle bozze di DM concernenti le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2022/2023 del personale educativo e dei docenti IRC.
Per entrambi i contingenti è prevista la stabilizzazione di una quota di posti in relazione alle effettive cessazioni:
- solo 60 stabilizzazioni per il personale educativo (al netto dei 7 esuberi)
- solo 130 stabilizzazioni per i docenti IRC (nonostante siano 422 le cessazioni).
Tabelle contingenti personale educativo e IRC
La FLC CGIL ha ribadito la forte disparità di trattamento nelle modalità di reclutamento del personale educativo e IRC, per i quali continuano a vigere vincoli nel contingente che ne limitano la copertura in organico di diritto. Rispetto alle previsioni assunzionali del MI, le disponibilità potenziali sono infatti ben più consistenti (430 posti per il personale educativo; 6.914 posti per i docenti IRC); al contrario il MI prevede la copertura soltanto di una minima parte dei posti PED e dei posti IRC.
Peraltro nel caso del personale educativo, secondo i dati del MI, è previsto un aumento di quasi mille convittori-semiconvittori per l’a.s. 2022/2023, dunque ci saremmo aspettati un conseguente intervento di rinforzo dell’organico, anziché ricorrere ad alimentare di precarietà.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità di avviare un percorso concorsuale per il personale educativo: l’ultimo concorso risale infatti al 2000 e ad oggi ci sono molte province con le graduatorie assunzionali esaurite.
Inoltre abbiamo espresso forte contrarietà al fatto che sui potenziali 422 pensionamenti IRC siano autorizzate soltanto 130 stabilizzazioni per incapienza delle graduatorie concorsuali: ci sono gli spazi per poter operare per la stabilizzazione di quasi tutti gli idonei (circa 600) anche per compensazione, ma il MI, pur avendo l’autorizzazione del MEF su 422 posti, ha preferito ancora una volta la strategia della precarizzazione.
Riguardo le immissioni in ruolo del personale educativo, l’assegnazione della sede come prevista dalla bozza di DM evidenzia una contraddizione con un altro DM di prossima emanazione sulla nuova disciplina del percorso di formazione e prova, già oggetto di informativa ai sindacati la settimana scorsa. Da parte nostra, c’è stata la rilevazione dell’incongruenza e attendiamo, quindi, una immediata e coerente risposta in merito.