Precari scuola: immissioni in ruolo, il Ministro Valditara prolunga l'attesa
Il Ministro si appresta a bandire nuove procedure concorsuali prolungando ulteriormente i tempi di attesa di coloro che sono inseriti nelle graduatorie permanenti 2020 e chiudendo di fatto le porte a chi, pur avendo sostenuto con esito positivo il concorso 2023, non rientra tra i vincitori
L’avvio delle procedure di immissione in ruolo del personale conferma le preoccupazioni espresse da diversi mesi dalla FLC CGIL, e ribadite in occasione dell’incontro con il Ministro Valditara due settimane fa.
La scelta di limitare il contingente a 45.000 assunzioni, rispetto agli oltre 64.000 posti liberi e vacanti, sta infatti producendo un prevedibile effetto escludente rispetto alle decine di migliaia di docenti che hanno superato tutte le prove di precedenti concorsi, in particolare degli idonei del 2020 che sono legittimamente in attesa di un contratto a tempo indeterminato. Dopo aver respinto senza possibilità di appello la nostra richiesta di rettifica del contingente autorizzato per le immissioni in ruolo 2024/2025, comprendendo tutti i posti vacanti e disponibili, il Ministro si appresta a bandire nuove procedure concorsuali prolungando ulteriormente i tempi di attesa di coloro che sono inseriti nelle graduatorie permanenti 2020 e chiudendo di fatto le porte a chi, pur avendo sostenuto con esito positivo il concorso 2023, non rientra tra i vincitori.
La FLC CGIL intende percorrere tutte le strade possibili per indurre il Ministro a un ripensamento delle decisioni assunte, inviando una nuova richiesta di confronto sugli esiti delle procedure di immissione in ruolo per il 2024/2025, intraprendendo anche iniziative di mobilitazione per rispondere al danno che i provvedimenti ministeriali hanno procurato a docenti in attesa di assunzione e al sistema scolastico sempre più precarizzato da scelte ingiuste e dannose.