Reclutamento a.s. 2022/2023: dopo la richiesta unitaria dei sindacati e diversi solleciti arrivano finalmente i dati dell’informativa ministeriale
Quanto pesano complessivamente le supplenze dei docenti al 30 giugno e 31 agosto in rapporto ai posti del personale di ruolo? E quanto le cattedre in deroga su sostegno?
Lo scorso 25 ottobre come FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo inviato al Ministero dell’Istruzione una richiesta dettagliata di informativa sui dati delle immissioni in ruolo e delle supplenze dell’anno scolastico 2022/23.
Non avendo ricevuto risposta, il 7 novembre abbiamo inviato un sollecito e finalmente l’amministrazione ci ha fornito un primo quadro abbastanza dettagliato dei dati richiesti.
Partiremo quindi dall’analizzare quelli relativi ai contratti di supplenza annuali (31 agosto) e sino al termine delle attività didattiche (30 giugno) che sono stati attivati quest’anno alla data del 5 novembre 2022.
Il quadro delle cattedre rimaste vacanti dopo le assunzioni 2022/23
Il dato nazionale ci consegna un quadro rilevante innanzi tutto dal punto di vista dei posti vacanti. Sappiamo, dagli esiti delle immissioni in ruolo, che a fronte di un contingente di 94.130 posti ne sono stati assegnati, dalle diverse procedure, 42.979. Complessivamente i posti non attribuiti sono stati 51.151.
Una parte dei posti vacanti e disponibili sono stati accantonati dagli Uffici Scolastici Regionali per portare avanti sino a dicembre le assunzioni dal concorso “straordinario bis” (art. 5, c. 3 quinquies, decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228), tanto che dall’informativa del Ministero possiamo riscontrare come i contratti al 31 agosto si avvicinino, anche se non coincidano esattamente, col numero effettivo di posti vacanti. Probabilmente proprio per effetto degli accantonamenti.
Dati immissioni in ruolo aggiornati al 7 novembre 2022:
Contingente immissioni in ruolo |
Assunzioni a TI posto comune |
Assunzioni a TI sostegno |
Assunzioni GPS sostegno TD 31 agosto |
Assunzioni concorso straordinario TD 31 agosto |
Posti non assegnati ai ruoli |
94.130 |
23.261 |
3.667 |
12.194 |
3.857 |
51.151 |
Dati contratti al 31/8 e 30/6 (i posti orario sono quelli che hanno un orario inferiore alla cattedra intera prevista per quel grado di scuola, quindi 25 all’infanzia, 22 + 2 alla primaria, 18 alla secondaria):
Infanzia |
Primaria |
Sec. I grado |
Sec. II grado |
TOTALE |
|||||
Posto comune |
Sostegno |
Posto comune |
Sostegno |
Posto comune |
Sostegno |
Posto comune |
Sostegno |
||
Contratti Annuali |
762 + 3 posti orario |
617 + 4 posti orario |
2.016 + 33 posti orario |
6.707 + 36 posti orario |
12.158 + 277 posti orario |
5.059 + 63 posti orario |
17.448 + 461 posti orario |
1.837 + 37 posti orario |
46.604 + 914 posti orario |
Contratti fino al termine attività didattiche |
2.117 + 1.665 posti orario |
9.667 + 2.742 posti orario |
9.355 + 9.114 posti orario |
35.017 + 4.764 posti orario |
4.899 + 11.267 posti orario |
17.289 + 3.628 posti orario |
11.070 + 23.860 posti orario |
21.333 + 2.388 posti orario |
110.747 + 59.428 posti orario |
Totale |
17.577 |
67.042 |
54.640 |
78.434 |
217.693 |
Uno dei dati più rilevanti riguarda invece i posti al 30 giugno, 27.441 su posto comune o classe di concorso (più alcuni spezzoni orari) e 83.306 su posto di sostegno (più vari spezzoni).
La crescita dei contratti al 30/6 è connessa al progressivo aumento dei posti in deroga su sostegno, che questa’anno hanno già raggiunto 92.875 unità a fronte di un organico di diritto di sostegno di 117.170 posti.
Dati posti in OD e posti in deroga sostegno a.s. 2022/23 aggiornati al 24 ottobre 2022:
Infanzia |
Primaria |
Sec. I grado |
Sec. II grado |
TOT |
|
Organico Diritto sostegno |
8.952 |
43.845 |
32.058 |
32.315 |
117.170 |
Deroghe |
11.222 |
38.263 |
19.085 |
24.305 |
92.875 |
I posti in deroga, ovvero quelli attivati con contratti di supplenza al 30 giugno in forza di sentenze tese ad aumentare le cattedre di sostegno per tutelare il diritto allo studio degli studenti con disabilità, hanno quasi “doppiato” l’organico di diritto.
Si tratta di un dato estremamente preoccupante, che dimostra come la realtà della scuola sia oggi ingabbiata nei parametri di contenimento della spesa pubblica, tutti tesi a ridurre i costi dell’istruzione, invece che a inquadrarla come diritto costituzionale che lo Stato ha il compito di tutelare.
Sul fronte delle supplenze l’abuso dei contratti a termine rimane elemento distintivo del nostro sistema. È quindi ancora tanta la strada da percorrere per arrivare a un assorbimento del precariato storico, quello che eccede le fisiologiche sostituzioni del personale assente.
Per questo torneremo a chiedere al Ministro Valditara di rispettare gli impegni assunti e attivare al più presto il tavolo sul reclutamento. Il precariato è uno dei temi al centro della mobilitazione che portiamo avanti anche a livello confederale della CGIL e rappresenta per noi una priorità da imporre all’agenda di questo governo.