Sit-in precari scuola: esito dell'incontro al MIUR
Qualche risposta positiva sui PAS, ma ancora impegni vaghi sulle altre questioni.
Il 13 febbraio 2014 si è tenuto il previsto sit-in in difesa dei diritti del personale precario docente ed ATA.
Nonostante la giornata lavorativa, sono arrivate delegazioni di precari da molte regioni italiane, ognuno di essi portatore di un problema “precario”: personale ATA in attesa da due anni della tanto sospirata immissione in ruolo, docenti aspiranti all’abilitazione speciale, docenti iscritti nelle GAE che vedono allontanarsi l’obiettivo della stabilizzazione a causa della riforma Fornero sulle pensioni che ha drasticamente ridotto il turn over. Tutti alle prese col problema della mancata monetizzazione delle ferie introdotta dalla spending review del 2012, ma soprattutto alle prese con la paura di perdere il lavoro, come è avvenuto per molti di loro a causa dei tagli agli organici della Gelmini.
La FLC CGIL, è stata ricevuta con la sua delegazione di lavoratori precari dal Vice Capo di Gabinetto, Simona Montesarchio e dal Capo Dipartimento Istruzione Luciano Chiappetta.
Le nostre richieste
Il segretario generale Domenico Pantaleo ha illustrato le motivazioni della manifestazione e le richieste della FLC CGIL.
Pantaleo ha posto l’accento sul problema della stabilizzazione dei precari e del loro reclutamento all’interno del sistema scolastico senza che questo comporti nuove ed ulteriori divisioni fra precari così come accaduto nel corso degli ultimi anni. A tal proposito la FLC CGIL ha preparato una sua proposta sul reclutamento dei docenti che coniuga la straordinarietà della fase con la prospettiva a regime.
Pantaleo ha poi elencato le attuali situazioni di criticità all’interno della scuola che richiedono risposte immediate anche alla luce di sentenze e pronunciamenti europei.
Piano triennale di assunzioni in ruolo
Ha sottolineato il fermo no della FLC all’abbattimento dei salari, dei diritti ed al blocco dei contratti e del turnover. In particolare ha ribadito la netta opposizione all'ennesimo ricatto per i lavoratori precari: lo scambio dell’immissione in ruolo con un allungamento del secondo gradone sugli 11/12 anni. A tal proposito, Pantaleo ha sottolineato come, conti alla mano, la stabilizzazione dei lavoratori precari porterebbe un notevole risparmio di denaro all’amministrazione e siamo pronti a dimostrare questa tesi anche nei confronti della ragioneria.
Percorsi abilitanti speciali (PAS)
Sui PAS ha denunciato la grave situazione che ad oggi vede la mancata attivazione dei corsi per i docenti dell’infanzia, della primaria e di strumento musicale, per gli ITP e per altri insegnamenti in alcune regioni. Inoltre permangano numerose problematiche sugli orari e la possibilità di frequenza dei medesimi. Tutto ciò, secondo il nostro ufficio legale, espone l’amministrazione a sicure vertenze, in quanto l’attivazione dei PAS e le modalità di espletamento sono previsti da norme primarie. Il MIUR deve intervenire con strumenti alternativi per garantire a tutti i docenti e su tutto il territorio nazionale, oltre alla frequenza dei PAS, parità di diritti ed equità di trattamento evitando l’estenuante balletto tra istituzioni accademiche e USR che disorienta ed aumenta la rabbia e la frustrazione nei lavoratori.
Immissione in ruolo del personale ATA per il 2013/2014
È necessario sbloccare al più presto le assunzioni previste per il personale ATA e relative al corrente anno scolastico, visto che soltanto un cavillo tecnico impedisce, al momento, di normalizzare questa vicenda.
Rimborso delle ferie non godute
Anche sulle ferie non godute si sta determinando un inutile balletto fra MEF e MIUR che, nei fatti, provoca una perdita di un diritto dei lavoratori. La FLC ritiene che questa norma vada eliminata ripristinando il diritto alla retribuzione delle ferie non godute.
In conclusione del suo intervento, Pantaleo ha sottolineato che il precariato nella scuola non può essere un fattore strutturale ma deve tornare nell'ambito delle esigenze fisiologiche del sistema: la sostituzione degli assenti e non la copertura di posti liberi.
Le risposte del MIUR
L'Amministrazione ha dimostrato interesse per le proposte avanzate relativamente ai temi delle stabilizzazioni e si è impegnata ad intervenire tempestivamente sul sistema di reclutamento.
Per quanto concerne il rimborso delle ferie non godute il MIUR ha proposto un tavolo di discussione tecnico. Poiché però il problema è lo scontro con la ragioneria, serve una norma che venga approvata tramite una “strada parlamentare veloce”. Il MIUR sottolinea come sia necessario far presente il principio leso di questo diritto al MEF.
Rispetto al piano triennale di immissioni in ruolo è stato ribadito che è il MEF a stabilire le regole generali del turnover; ciò che è al di fuori del turnover, (ulteriori immissioni in ruolo), è esercizio della contrattazione.
È in via di conclusione l'iter per le immissione in ruolo del personale ATA per il 2013/2014:la situazione dovrebbe sbloccarsi fra qualche giorno al massimo.
Per quanto riguarda i PAS e i TFA l'Amministrazione ha comunicato che il secondo ciclo di TFA partirà successivamente al completamento dell’attivazione di tutti i corsi PAS, presumibilmente intorno al mese di dicembre 2014. Dopo varie riunioni con AFAM e CRUI, i problemi sorti in queste ultime settimane sono in via di soluzione. Il motivo per cui alcuni corsi siano già partiti in alcune regioni a discapito di altre è dovuto alla scelta del Ministero di delegare l'attività istruttoria agli USR ed alle istituzioni accademiche. Ora, è compito dei Direttori regionali segnalare tutte quelle situazioni di criticità (corsi non attivati per mancanza di strutture, scarso numero di candidati, ecc..) affinché, attraverso un’opera di “screening”, si possano attivare piani di intervento per dare risposta alle difficoltà organizzative incontrate dalle singole regioni. È un processo a cui i direttori generali sono tenuti perché ci sono le norme da rispettare. Nel caso degli ITP, i corsi di abilitazione possono essere tenuti da un docente accademico come supervisore su un consorzio di scuole di 2°grado che hanno le attrezzature e le competenze per gestire i corsi. Per quanto concerne infanzia e primaria se i presidi di Scienze della Formazione Primaria seguiteranno ad opporsi sarà compito del MIUR individuare altri enti di riferimento: il DM 81/13 (che modifica il DM 249/10) è un regolamento che ha forza di legge quindi qualunque intervento sui PAS dovrebbe avvenire con norme dello stesso livello. Per la questione dei permessi di studio (150 ore) sarà convocato un nuovo incontro con le Organizzazioni Sindacali la settimana prossima: gli USR di competenza sono già nella possibilità di”spacchettare” le 150 ore per distribuirle al personale interessato anche se in alcune regioni ciò non è avvenuto.
Rispetto alla triennalità prevista per l’espletamento dei PAS essa può avvenire solo in presenza di un numero eccessivo di aspiranti o di mancanza di risorse umane o materiali. Comunque va segnalato tutto agli USR che dovranno essere i garanti per l’utilizzo degli strumenti di flessibilità previsti dalla legislazione in materia e dalla nota 275/14 del MIUR che consentono l’espletamento del PAS, anche attraverso lo strumento del nulla osta.
In coda all’incontro Pantaleo ha affrontato il tema delle posizioni economiche del personale ATA denunciato l'attivazione delle trattenute già sul cedolino di febbraio. L'Amministrazione ha dato assicurazione di un impegno per ripristinare la situazione e per garantire che per tutto l’anno 2014 non verranno sottratti ai lavoratori le parti di salario derivanti dalla maturazione delle suddette posizioni né tanto meno saranno chiesti gli arretrati.