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Tribunale di Arezzo: risarcimento ad una supplente per mancata nomina

Il Giudice riconosce, oltre al risarcimento per la mancata nomina, il diritto alla tutela anche al lavoratore coinvolto nella causa, senza colpa, per un errore dell'Amministrazione. Un risultato importante della FLC per i diritti dei precari.

31/12/2010
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Il Tribunale di Arezzo ha emesso un'importante ordinanza in relazione al ricorso patrocinato dalla FLC CGIL: la ricorrente, una docente precaria inserita nelle Graduatorie di istituto di Terza fascia, era stata individuata con telegramma come destinataria di un contratto a tempo determinato fino al 30.06.2010 ed aveva accettato la nomina con fax. Il Dirigente scolastico aveva invece stipulato il medesimo contratto con un'altra docente, sostenendo dapprima che il fax di accettazione non fosse arrivato e poi che alla ricorrente fosse stata inviata precedentemente una e-mail, con la proposta di nomina, rimasta senza risposta.

Il giudice ha condannato l'Amministrazione rispetto alla ricorrente esclusa dalla nomina obbligandola anche a rifondere le spese alla docente che sta lavorando attualmente e che si è trovata, suo malgrado e confidando nella corretta gestione dell'Amministrazione, ad occupare il posto che avrebbe dovuto invece essere della ricorrente.

Questa soluzione prevista dal giudice è una novità nel giudizio del lavoro dove, a differenza del TAR, è sempre discutibile la posizione di un Terzo che non può essere chiamato contro interessato. Questa sentenza rappresenta quindi una vittoria per la FLC e per i precari, perché estende la possibilità di tutela a chi si trova coinvolto in un giudizio a causa dell'operato del datore di lavoro. Si tratta di un risultato molto importante frutto della tenacia della FLC che non lascia mai niente di intentato nella battaglia per i diritti e la dignità del lavoro.