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Ultimi nominati graduatorie concorsi primaria e infanzia e capienza graduatorie: una elaborazione della FLC CGIL

Abbiamo ricostruito l’attuale capienza delle graduatorie e i posti che potrebbero liberarsi per effetto dei pensionamenti.

28/12/2022
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La nostra elaborazione raccoglie i dati relativi alla capienza delle graduatorie dei concorsi della scuola primaria e dell’infanzia di posto comune all’indomani delle immissioni in ruolo di quest’anno. La situazione è stata ricostruita mediante un’indagine sistematica sui siti degli Uffici Scolastici Regionali del nostro Paese, andando a verificare la posizione degli ultimi nominati con le immissioni in ruolo di quest’anno. 

Il dato viene poi comparato con i posti che potrebbero liberarsi per effetto dei pensionamenti. Su questo punto infatti il Ministero dell’Istruzione e del Merito ci ha fornito un primo quadro delle possibili cessazioni che decorreranno dal primo settembre 2023.
A questo proposito è utile ricordare che per avere una prima elaborazione sulle effettive potenzialità di assunzione della scuola primaria e dell’infanzia bisognerà aspettare anche gli esiti della mobilità, che si potranno conoscere nel dettaglio solo a fine primavera.

Dai dati che abbiamo analizzato è però già possibile ricavare una fotografia realistica della situazione del reclutamento della scuola primaria e dell’infanzia, utile a prevede gli scenari del prossimo anno scolastico e avanzare delle proposte:

  • Confermata la forte discrasia nord-sud: al centro-nord le graduatorie del concorso ordinario 2020 sono state ampiamente utilizzate, anche in riferimento agli idonei non vincitori, per le immissioni in ruolo effettuate quest’anno. Nel centro-sud viceversa la saturazione delle graduatorie, con un alto numero di idonei ancora in attesa dell’assunzione, è ancora importante.
  • La scuola primaria e quella dell’infanzia necessitano di una programmazione pluriennale degli accessi programmati al corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria. Infatti è più che mai urgente incrementare i posti dei corsi a numero chiuso, con una modulazione dell’offerta formativa attenta anche alle esigenze dei diversi territori. Su questo punto occorre costruire un vero confronto tra i due Ministeri dell’Istruzione e dell’Università, che devono collaborare alla definizione di un’offerta formativa coerente con le esigenze della scuola.
  • In diverse regioni del centro nord lo scorrimento delle graduatorie del concorso ordinario 2020 è stato tale da richiedere già oggi una riflessione sulle nuove procedure che si renderanno necessarie per coprire i posti vacanti dei prossimi anni.