Presidi incaricati. Nuove aperture dell'amministrazione
abbiamo risollevato con il Direttore Generale, dott. Rubinacci, un problema che avevamo già posto in sede di contrattazione sull’ordinanza incarichi e supplenze: l’attribuzione a presidi incaricati di sedi vacanti di Circoli didattici.
Nella giornata di ieri 5 settembre abbiamo risollevato con il Direttore Generale, dott. Rubinacci, un problema che avevamo già posto in sede di contrattazione sindacale sull’ordinanza incarichi e supplenze: l’attribuzione a presidi incaricati di sedi vacanti di Circoli didattici.
L’Amministrazione aveva in quella circostanza manifestato indisponibilità ad affrontare il problema, richiamandosi alle disposizioni normative vigenti che impediscono incarichi sulle direzioni didattiche che non siano quelli di reggenza.
Il problema è stato risollevato perché ci sono state segnalate non poche situazioni di grave difficoltà che si stanno creando un po’ dovunque per quanto riguarda l’affidamento delle reggenze. Sono tanti i dirigenti scolastici – ex direttori didattici - che, a fronte delle maggiori difficoltà di gestione conseguenti al dimensionamento scolastico, esprimono contrarietà all’assunzione di compiti di reggenza di altri Circoli. I quali, a loro vota dimensionati, presentano livelli di complessità che non possono essere affrontati con presenze e impegni men che dimezzati Ovviamente la nomina di presidi incaricati può rappresentare, in queste situazioni, una misura che può garantire una conduzione continuata e a tempo pieno delle scuole e dall’altra permette la valorizzazione di competenze maturate sul campo in questi ultimi anni.
A fronte di questa rappresentazione dei problemi, il Direttore ha espresso disponibilità ed aperture, anche se ha dichiarato che atti formali da parte dell’Amministrazione centrale non potevano essere emanati, essendoci un impedimento di carattere normativo.
Ha però assicurato di non essere contrario a provvedimenti dei Provveditori che permettano di intervenire e governare situazioni territoriali di particolare difficoltà, attraverso la nomina su sedi vacanti di presidi incaricati. E’ lasciata, in altri termini, alla libera valutazione del dirigente territoriale (il provveditore) l’adozione di atti amministrativi (le nomine) che siano in grado di affrontare difficoltà e risolvere problemi di gestione dei singoli istituti scolastici.
Questa disponibilità ed apertura riteniamo rappresentino un fatto nuovo ed importante. Un primo obiettivo viene così certamente centrato.
Occorre pertanto che ci sia in proposito la più ampia informazione tra i responsabili delle nostre strutture territoriali e tra gli interessati in attesa di incarico.
Stiamo lavorando in queste ore ad un documento unitario CGIL-CISL-UIL scuola da inviare all’Amministrazione Centrale per sollecitarla ad una più diretta assunzione di responsabilità in merito per favorire ulteriormente, in tutti i modi possibili, soluzioni positive per le scuole e per i presidi incaricati ancora non utilizzati.