Prevenzione vaccinale: il Miur fissa le scadenze per presentare la documentazione
Il 10 settembre 2017 scade il termine per la scuola dell’infanzia ed il 31 ottobre 2017 per gli altri ordini e gradi di istruzione. Un pessimo provvedimento e una pessima circolare che scaricano incombenze su segreterie e dirigenti scolastici.
Il 16 agosto 2017 il Ministero dell’Istruzione ha diramato alle scuole la circolare 1622/17, applicativa per l’attuazione del decreto-legge 73/17 sulla prevenzione vaccinale, convertito con modificazioni dalla legge 119 del 31 luglio 2017.
Il decreto-legge, come convertito, non ha recepito alcune delle modifiche proposte dal sindacato volte a semplificare una procedura inutilmente macchinosa e per lo più inefficace per le finalità che si propone. Come sempre più spesso accade saranno le scuole a dover sopportare il carico burocratico più pesante di una procedura estranea al servizio di istruzione, con pochissimo preavviso e in un momento delicatissimo come l’avvio dell’anno scolastico. E infatti sulle scuole ricadrà l’onere di acquisire la documentazione relativa all’assolvimento dell’obbligo vaccinale e di segnalare alla ASL di competenza l’eventuale mancata presentazione di questa documentazione.
Per l’anno scolastico 2017/2018 le famiglie dovranno presentare la documentazione alle scuole entro il 10 settembre 2017 per la scuola dell’infanzia ed entro il 31 ottobre 2017 per scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.
Il dirigente scolastico, entro 10 giorni dalle suddette scadenze, dovrà segnalare alla ASL territorialmente competente l’eventuale mancata presentazione della documentazione da parte dei genitori inadempienti
Per le scuole dell’infanzia si tratta di tempistiche che sarà molto complicato definire entro le date di inizio delle lezioni e che provocheranno inevitabili disservizi legati alla gestione delle liste d’attesa e possibili lesioni del diritto delle bambine e dei bambini a fruire di un servizio educativo di qualità.
Si persevera con la politica sbagliata di scaricare sul servizio scolastico e in tempi ristrettissimi obblighi che dovrebbero assolvere invece altre istituzioni pubbliche (ASL e Enti locali).
Prendiamo atto con rammarico che il Miur ha scelto ancora una volta di non ascoltare le richieste provenienti dal mondo della scuola, ma di gestire tutta la partita con fare burocratico.
Pertanto si conferma il giudizio negativo che avevamo già espresso al momento dell’approvazione del DL 73/17.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un commento più analitico della circolare ministeriale insieme alle valutazioni sul piano legale circa la legittimità di simili provvedimenti.