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Progetti in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica

Inviate le indicazioni per presentare e selezionare i progetti

19/02/2014
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Si tratta dell’applicazione dell’articolo 7, del D.L. 104/2013 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”. L’articolo 7 è dedicato, appunto, a “Apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica”.

L’ex  Ministro Carrozza il 7 febbraio scorso ha emanato il previsto Decreto applicativo a cui fanno ora seguito, da parte del direttore  della direzione generale per lo Studente, un decreto e una nota esplicativa (con foglio excel esemplificativo per l'elaborazione del piano finanziario).

Nonostante l’impegno dell’ormai ex ministro Carrozza di avviare incontri preventivi e tavoli tecnici su tutti i provvedimenti attuativi del D.L. 104, solo la bozza della nota è stata oggetto di un incontro con i sindacati. Da rilevare che, nel merito, anche il parere della Conferenza unificata non era stato positivo, ma il MIUR ha ritenuto di procedere comunque.

La nota applicativa contiene alcuni elementi importanti, che in parte accolgono i rilievi e le proposte della FLC, innanzitutto sul terreno delle relazioni sindacali e della contrattazione, infatti

  1. si indica che “i direttori generali degli USR avranno cura di fornire alle organizzazioni sindacali la prescritta informativa" 
  2. si stabilisce una correlazione con le risorse per le aree a rischio e a forte processo migratorio. Tali risorse, già decurtate lo scorso anno a causa dell’accordo separato sugli scatti di anzianità, subiranno quest’anno una ulteriore decurtazione. Significativo quindi aver previsto, quantomeno per l’anno in corso, la possibilità delle scuole di partecipare “ad entrambe le selezioni con distinti e differenti progetti"
  3. si chiarisce che l’attività formativa relativa ai progetti deve costituire una prestazione aggiuntiva dei docenti coinvolti, che andranno retribuiti secondo quando previsto dal CCNL e che I criteri di riparto saranno oggetto di apposita contrattazione a livello di istituzione scolastica. Ribadiamo che tale contrattazione dovrà regolare sia il versante economico che quello relativo all’utilizzo del personale docente e ATA

Segnaliamo altri due elementi significativi: il fatto che si sottolinei l'importanza di cominciare dalla scuola dell'infanzia, riconoscendone così il ruolo essenziale nella prevenzione della dispersione e il fatto che si consideri esplicitamente la correlazione dei progetti con l'ordinaria attività didattica come elemento indispensabile per il loro buon esito. A tal proposito la FLC aveva chiesto che i progetti non fossero  solo ed esclusivamente finalizzati all’allungamento dell’orario scolastico ma che potessero invece  prevedere il potenziamento della didattica curricolare del mattino, primo step per evitare abbandoni e dispersione.

Impossibile non rilevare, last but not least, che questo decreto, ad oggi da realizzare con risorse una tantum, deve essere accompagnato da misure di sistema realmente incisive a partire dall’abbassamento degli alunni per classe, dall’adozione di modelli organizzativi che consentano compresenze in tutti gli ordini di scuola, da un piano di generalizzazione della scuola dell’infanzia e da un piano di formazione del personale tutto. In una parola quello che serve davvero sono risorse dedicate e strutturali, finalizzate all’ampliamento delle dotazioni organiche e al potenziamento della qualità della didattica.

NOTA TECNICA

L’articolo 7, del D.L. 104/2013 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, dedicato a “Apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica”, prevede  un Programma di didattica integrativa da attuarsi in  via sperimentale,  finalizzato al contrasto dell’abbandono scolastico; destina a tale Programma complessivamente 15 milioni di euro oltre alle risorse previste nell'ambito di finanziamenti di programmi europei e internazionali per finalità coerenti, rinviando ad un Decreto Ministeriale la definizione degli  obiettivi, dei metodi didattici, nonché dei criteri di selezione delle scuole, delle modalità di assegnazione delle risorse alle istituzioni scolastiche e delle modalità di monitoraggio sull’attuazione e i risultati del Programma.  

Il Decreto è stato emanato il 7 febbraio 2014. Negli allegati al Decreto si illustra la documentazione richiesta a corredo del progetto (allegato A); la tabella di riparto del finanziamento (allegato B); i criteri di valutazione dei progetti ammessi al finanziamento (allegato C). 

Al Decreto del Ministro fanno ora seguito,  da parte  del direttore  della direzione generale per lo Studente,  un  decreto e una nota esplicativa con relativi allegati comprensivi della “Scheda – progetto” e del foglio excel esemplificativo per l’elaborazione del piano finanziario.  

La nota chiarisce che i progetti vanno presentati dalle istituzioni scolastiche, singolarmente o come capofila di rete, secondo il modello allegato alla nota, entro il 28 febbraio 2014.

Le azioni progettuali dovranno essere avviate nel corrente anno scolastico e proseguire nel successivo per terminare entro dicembre 2015, ma tutte le risorse vanno impegnate entro il 31 dicembre 2014.

Ogni progetto dovrà indicare gli eventuali partner che collaborino alle azioni previste e dovrà riguardare almeno due tra le seguenti aree di intervento: prevenzione del disagio causa degli abbandoni scolastici; rafforzamento delle competenze di base; integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana.

Inoltre ogni progetto dovrà rispecchiare le caratteristiche metodologico-didattiche di cui all’art. 2 del DM 7 febbraio 2014.

In ogni progetto, due sono le tipologie di azioni in cui articolare la progettazione didattica:

  • gruppi studenti (minimo 7 e massimo 10) individuati in base a precisi indicatori: A questa tipologia  verrà destinata una quota pari al 70 % del finanziamento ottenuto
  • l’intera platea degli alunni della scuola, cui potranno essere rivolte solo attività in orario aggiuntivo, extracurriculare e pomeridiano, a cui sarà destinato il restante 30% del finanziamento ottenuto.

Gli Uffici Scolastici Regionali  acquisiranno le candidature e nomineranno le commissioni valutatrici, le quali per la selezione utilizzeranno i criteri indicati nell’allegato C al Decreto ministeriale e dovranno concludere la valutazione entro il 5 marzo 2014.

Verranno altresì costituiti staff regionali di accompagnamento delle fasi di attuazione del progetto delle scuole selezionate. Ai direttori regionali spetta la valutazione conclusiva.

Gli USR avranno cura di fornire ai sindacati la prescritta informativa e trasmetteranno al MIUR una informazione completa su esiti delle selezione, risorse assegnate, relazione su attività di monitoraggio e valutazione conclusiva.

Il MIUR provvederà alla pubblicazione dei dati ricevuti sul sito istituzionale.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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