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Programma annuale 2017-2018: l’informativa del MIUR

Poche le novità. I nostri rilievi critici. Il 20% del bonus ancora non attribuito alle scuole sarà a breve erogato integralmente.

29/09/2017
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Nel pomeriggio del 28 settembre 2017 si è svolto al MIUR un incontro di informativa sindacale sulla nota 19107 del 28 settembre 2017 relativa al Programma annuale 2017-2018.

La presentazione dell’Amministrazione

Il Direttore generale delle Risorse Umane del MIUR, dott. Jacopo Greco, ha illustrato i tratti principali della Nota che sostanzialmente ricalca lo schema dell’anno precedente: una premessa, l’assegnazione delle risorse del periodo settembre-dicembre 2017 e la comunicazione preventiva delle risorse per il periodo gennaio-agosto 2018 circa il funzionamento amministrativo e didattico, il compenso dei revisori, l’alternanza scuola lavoro, i contratti di pulizia, i contratti cococo, le risorse del MOF, una ricognizione degli adempimenti per le supplenze brevi e saltuarie.

L’Amministrazione ha inoltre ribadito che, in vista dell’introduzione del nuovo regolamento di contabilità per il quale vi sarà uno specifico incontro con i Sindacati fissato al 5 ottobre 2017, la Direzione generale fornirà gli opportuni aggiornamenti e le azioni di formazione e informazione prima della sua entrata effettiva in vigore.

Fra le novità l’estensione della sperimentazione dell’Help desk amministrativo e contabile alla Puglia e dal 5 ottobre al Lazio, la realizzazione di una piattaforma per la rendicontazione e monitoraggio dei progetti finanziati dal fondo di funzionamento, l’attivazione del servizio pagoinrete che consente alle famiglie di effettuare pagamenti telematici per tasse scolastiche, viaggi, mensa ecc.

È stato inoltre chiarito che i contratti cococo, in attesa di ulteriori approfondimenti, potranno essere stipulati con scadenza dicembre 2017.

L’Amministrazione ha infine comunicato che alle scuole, nei prossimi giorni, sarà attribuito il 20% del bonus degli anni scolastici 2015-16 e 2016-17 che finora non era stato erogato in quanto si era in attesa delle pronunce dei giudici su ricorsi presentati circa i criteri di assegnazione.

La posizione della FLC CGIL

Abbiamo fatto notare che il passaggio che definisce, come già l’anno scorso, l’eventuale ricorso all’esercizio provvisorio come anomalo ed eccezionale è del tutto incoerente con la normativa vigente che lo prevede, invece, come atto gestionale ordinario e normale. Il fatto che già oggi si disponga dell’informazione sulle somme del funzionamento amministrativo e didattico non crea le condizioni per evitare l’eventuale esercizio provvisorio dal momento che quelle non sono le uniche risorse su cui impostare il programma annuale.

La FLC CGIL ha inoltre sottolineato che, mentre correttamente viene previsto che le somme residue degli anni passati relative al FIS, alle funzioni strumentali e agli incarichi specifici andranno ad incrementare il budget per la contrattazione dell’a.s. 2017-108, un’analoga previsione non viene fatta per le somme provenienti dalle risorse non utilizzate per le ore eccedenti. È un fatto del tutto inaccettabile trattandosi di risorse del contratto. L’Amministrazione ha riconosciuto la fondatezza del rilievo impegnandosi a sottoporre la questione al MEF con una diversa impostazione dei piani gestionali.

Altra questione sollevata dalla FLC riguarda le somme stanziate per progetti finalizzati al miglioramento del piano dell’offerta formativa e al superamento del disagio scolastico e non utilizzate dalle scuole italiane all’estero e che, secondo la previsione contrattuale dell’art 104 del CCNL Scuola, debbono confluire nel fondo di istituto delle scuole metropolitane. La confluenza di queste risorse non è avvenuta, a quanto ci risulta, dal 2009 in poi. Anche su questo l’Amministrazione si è impegnata ad approfondire.

Abbiamo infine chiesto all’Amministrazione di verificare la correttezza e completezza del riconoscimento alle singole posizioni previdenziali dei contributi trattenuti ai lavoratori della scuola e versati all’INPS da soggetti diversi da NoiPa e quindi con modalità diverse da quelle previste dalla gestione del cedolino unico. Ci risultano, infatti, evidenti incongruenze che rischiano di ridurre le prestazioni previdenziali spettanti ai lavoratori interessati e diffusi contenziosi in sede di calcolo delle pensioni con il meccanismo contributivo. L’Amministrazione ha chiesto di inviare una comunicazione specifica sula problematica.