Proroghe contratti: le spese sono a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze
Non spetta alle scuole pagare le proroghe dei contratti di docenti e Ata impegnati oltre il 30 giugno. La FLC ottiene dal Miur una nota che, con il placet del Mef, chiarisce gli esatti temine della questione.
Le scuole non devono pagare le proroghe dei contratti del personale docente e Ata impegnato a scuola oltre il 30 giugno. Lo chiarisce la nota ministeriale n. 20536 del 23 dicembre 2008, emanata su sollecitazione della FLC che, nei mesi scorsi, aveva denunciato le numerose difficoltà delle scuole in materia di pagamento delle supplenze. Il Sevizio stipendi del Tesoro ha predisposto le necessarie procedure come comunicato con la nota 4 del 13 gennaio 2009.
Esse, infatti, si erano viste respingere le proroghe dei contratti oltre il 30 giugno dalle locali Direzioni Provinciali dei Servizi Vari (ex Uffici del Tesoro). La nota in questione, come si legge nelle ultime righe è stata concordata con la Ragioneria generale dello Stato, quindi, dovrebbe porre fine anche alla diatriba tra i due ministeri interessati. Il coordinamento tra questi è un fatto positivo che però andava praticato sin dal primo momento (giugno) per evitare di creare incertezza nelle procedure e confusione nelle segreterie.
Continua l’impegno della FLC Cgil per liberare le scuole dalle spese obbligatorie e non programmabili come quelle relative al pagamento delle supplenze temporanee.
Queste, seconda la FLC Cgil, devono essere poste tutte a carico del Ministero dell’Economia.
Roma, 29 dicembre 2008