Reclutamento ispettori scolastici: destinatari devono essere Docenti e Dirigenti Scolastici. I risultati dell’incontro al Ministero
La FLC Cgil ha chiesto alla Direzione competente che sia ripristinata la certezza e la regolarità del reclutamento rispettando la specificità e i compiti della funzione ispettiva.
Oggi si è tenuto l’incontro al Ministero della Pubblica Istruzione richiesto dalle Organizzazioni Sindacali FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola sul reclutamento di 130 (più 15 già autorizzati con precedente provvedimento) Dirigenti tecnici previsto dall’autorizzazione del Decreto della Presidenza del Consiglio del 16 gennaio 2007.
Per conto dell’Amministrazione, il Direttore Generale delle Risorse Umane Dott. Criscuoli, introducendo la riunione, ha illustrato i termini della questione: il concorso per Ispettori scolastici non si fa ormai da 15 anni; l’organico oggi di 380 unità trova in servizio solo 170 Ispettori circa; per la definizione del bando è stato costituito un apposito gruppo di lavoro ministeriale che sta affrontando gli aspetti giuridici e di procedura e sta studiando “le compatibilità” fra la normativa del D.L.vo 165/2001 e l’ineludibile riferimento al D.L.vo 297/94. E’ stato interessato della questione anche l’Ufficio legislativo del Ministero della Pubblica istruzione
Il Direttore generale ha chiarito che è ben vero che la Dirigenza tecnica è confluita nella più generale e generica dirigenza, ma non bisogna smarrire la specificità delle funzioni tecniche. Per tale motivi i destinatari del concorso non possono che essere Docenti e Dirigenti Scolastici, anche perché lo specifico contenuto dell’”inspicere” nella scuola non può non richiamare lo specifico didattico e la provenienza disciplinare degliIspettori.
Come FLC Cgil, abbiamo apprezzato i riferimenti cogenti alla specificità della funzione ispettiva scolastica con la necessaria derivazione Docente e della Dirigenza Scolastica della funzione ispettiva, e abbiamo avanzatole seguenti osservazioni :
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il DPR 347/2000, il primo diriorganizzazione del Ministero, e gli altri Decreti di riorganizzazione che si sono succeduti non hanno normativamente e tecnicamente abolito la figura dell’Ispettore, ma hanno iniziato una pratica che porta alla sua sparizione di fatto. Fin nella nomenclatura. Dacché si è introdotto il concetto di “dirigente con funzioni tecniche” chiamato anche “dirigente tecnico” che non corrisponde precisamente alla figura dell’Ispettore tecnico ma con essa si confonde pur non avendone né i contenuti, né la formazione né la provenienza;
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ancora oggi la norma che regge la figura, le funzioni e il reclutamento degli Ispettori scolastici è costituita dal D.L.vo 297/94. Tale norma fonda una figura di Ispettore di scuola che differisce radicalmente dall’ispettore amministrativo, perché quest’ultimo non ha, come il primo, a riferimento le scuole ma più che altro l’Amministrazione e perché l’Ispettore di scuola è reclutato secondo procedura specifica non sostituibile da incarichi fiduciari come sta massicciamente avvenendo in questi ultimi anni;
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il fatto che l’organico degli Ispettori venga integrato da figure non selezionate ma individuate su base amministrativa e politica non giova alle scuole e non giova alla qualità del servizio. Le nomine risultano prive di credibilità e di efficacia: la comunità scolastica, quando viene a contatto con tale figure, non ne riconosce l’autorevolezza;
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la questione degli Ispettori scolastici va perciò ripensata e riproposta su basi corrette;
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la funzione ispettiva tecnica nella scuola, e maggior ragione nella scuola dell’autonomia, contiene implicazioni di carattere costituzionale: la valutazione della capacità di svolgere la funzione docente, nel corso della stessa carriera docente, non è oggi in capo a nessuna agenzia e a nessuna altra figura che non sia quella degli Ispettori di scuola. Da ciò il reclutamento per ordini e gradi di scuola e per aree disciplinari per la scuola secondaria; da questo punto di vista la figura non è sostituibile;
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la funzione ispettiva tecnica deve essere ridisegnata dal punto di vista organizzativo e funzionale, in un rapporto unitario con la Dirigenza Amministrativa econ la Dirigenza Scolastica e, contestualmente, con la valorizzazione della coerente dimensione di autonoma terzietà che la caratterizza, anche come espressione della libertà di insegnamento connessa alla funzione docente che essa condivide con gli stessi Dirigenti Scolastici e Insegnanti;
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va ripristinato un contingente numerico coerente con le necessità del servizio;
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la selezione, se basata sulla procedura conosciuta dovrà necessariamente fare i conti con un numero potenziale altissimo di concorrenti; se, invece, si vorrà costruire una nuova procedura, necessariamente con una nuova norma, allora occorrerà discuterne approfonditamente per potere avanzare proposte specifiche.
Abbiamo infine chiesto di poter conoscere, prima del varo del bando, gli esiti dei lavori della commissione ministeriale
L’Amministrazione, in conclusione, ha ribadito che intende accelerare sui tempi per concludere il concorso entro febbraio dell’anno prossimo, che è necessario salvaguardare la specificità di un corpo altamente specialistico rispetto al genericismo della dirigenza, che in ogni caso la discussione è aperta e la decisione finale spetterà al Ministro. L’Amministrazione si è impegnata a riconvocare un incontro sui lavori della commissione.
Roma 4 aprile 2007