Relazioni sindacali. Prosegue il confronto. Esito dell’incontro del 21 aprile.
Premessa Come da programma si è svolto il 21 aprile, nell’ambito delle relazioni sindacali, l’incontro tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale sulle materie individuate nel protocollo d’intesa a suo tempo concordato
Premessa Come da programma si è svolto il 21 aprile, nell’ambito delle relazioni sindacali, l’incontro tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale sulle materie individuate nel protocollo d’intesa a suo tempo concordato. Innanzi tutto va sottolineato che, nonostante l’andamento lento della discussione e della soluzione delle questioni poste al centro del dibattito, si cominciano ad intravedere i primi risultati di un clima mutato e di un atteggiamento più costruttivo da parte della delegazione di parte pubblica. Praticamente l’azione unitaria delle organizzazioni sindacali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS sta cominciando a dare qualche frutto anche se quà e là ogni tanto affiorano “strumentalizzazioni” inopportune e letture discutibili sull’andamento delle trattative.
Rispetto agli argomenti posti all’o.d.g. sono stati affrontati i seguenti temi:a) rientri nel territori metropolitano per fine mandato alla data antecedente alla presa di servizio; b) situazioni di disagio in alcune sedi estere; c) informazione preventiva sugli assegni di sede. Ovvero quegli argomenti non trattati nel precedente incontro. In aggiunta sono state trattate le questioni relative ai verbali di assunzione e di cessazione, alla “reperibilità” e all’ipotesi di accordo sul rinvio di un anno dell’aggionamento delle graduatorie permanenti.
a) Rientri nel territorio metropolitano per fine mandato alla data antecedente alla presa di servizio. La questione riguarda il personale in servizio in Germania e Svizzera, ossia in due paesi dove il calendario scolastico ha una cadenza diversa da quello italiano, in rientri in territorio metropolitano per fine mandato. L’uff.IV della DGPCC del MAE nei decreti di rientro aveva indicato, in maniera discutibile, come data cessazione dal sevizio all’estero il 31 luglio. Già nel passato la FLC Cgil e le altre OO.SS. avevano contestato tale posizione perché in contrasto con il CCNL e avevano chiesto una modifica dei decreti di rientro. Il MAE ha, oggi, accolto le argomentazioni e le motivazioni sollevate dalle organizzazioni sindacali e ha convenuto di applicare il principio secondo il quale la data di rientro deve essere coincidente con la data di presa di servizio ( es. se un docente ha preso servizio il 28 agosto 1998 cesserà per fine mandato il suo servizio all’estero il 27 agosto 2005). L’amministrazione si è impegnata a modificare i decreti già emanati. Si tratta quindi di un’affermazione di principio rilevante sebbene investa solo il personale in servizio in Svizzera e Germania. Sempre in relazione alla questione dei rientri le OO.SS. hanno rappresentato la necessità di affrontare e di risolvere le controversie relative a quel personale che ha ottenuto un trasferimento all’emisfero australe e che vede ridotto di sei mesi il suo mandato all’estero. L’Amministrazione si è impegnata a individuare soluzioni che superino l’attuale contraddizione.
b) Situazioni disagio in alcune sedi estere. Già nei passati incontri e in maniera del tutto unitaria le organizzazioni sindacali avevano segnalato e denunciato “disagi” in alcune sedi per via di una interpretazione unilaterale, impropria e contraddittoria della normativa da parte dei rappresentanti dell’Amministrazione. Sulla questione relativa a Francoforte e in particolare su un “presunto” accordo tra l’autorità scolastica locale e il Consolato, la FLC Cgil e le altre OO.SS. hanno ribadito il principio giuridico/sindacale secondo il quale le eventuali intese, tra autorità scolastiche locali e amministrazione periferica, devono essere coerenti con il CCNL e con il CCNI soprattutto in relazione ai diritti contrattuali dei lavoratori, pena l’illegittimità delle intese stesse. L’Amministrazione ha condiviso le osservazioni delle OO.SS., ha confermato la piena validità del CCNI e ha assicurato il pieno impegno affinché gli accordi contrattuali vengano rispettati. L’Amministrazione ha però anticipato che in occasione dell’avvio del negoziato per il rinnovo integrativo intende proporre delle modifiche al contratto integrativo. L’aver ribadito l’impegno al rispetto di quanto sancito dal CCNI rappresenta un fatto importante in quanto impedisce blitz e forzature da parte dei soliti noti soprattutto per le questioni che riguardano l’orario di lavoro. La FLC Cgil, sempre in relazione al CCNI e all’orario del personale, ha sollecitato l’Amministrazione a richiamare l’amministrazione periferica al rispetto e alla coerenza con gli impegni contrattuali riferendosi, in particolare, a ipotesi diverse da quelle contrattuali avanzate in alcuni territori quali la Svizzera.
Le OO.SS. hanno ribadito che solo attraverso corrette relazioni sindacali anche a livello territoriale è possibile ottenere risultati e superare lo stato di conflittualità latente e che comunque è importante che le intese vengano rispettate in tutte le loro parti. Hanno, pertanto, ribadito che agli accordi debbono seguire gli atti consequenziali e che, come nel caso di Stoccarda, le organizzazioni sindacali vigileranno affinché gli impegni assunti vengano pienamente rispettati, mantenuti e soddisfatti.
Per quanto riguarda la sede di Addis Abeba l’Amministrazione ha ribadito quanto già dichiarato nelle precedenti riunioni e ha garantito che sono stati fatti tutti gli interventi richiesti a suo tempo dalle OO.SS. per porre fine ad una situazione conflittuale e ripristinare i diritti sanciti dal CCNL e dalle norme vigenti, fornendo chiarimenti precisi sulle ore eccedenti e sulla loro disciplina. Le OO.SS. si sono riservate di verificare se effettivamente le cose stanno così o se invece o se invece, come risulta da voci, la situazione non è ancora stata risolta e che proseguono le violazioni delle disposizioni vigenti in materia.
Sono state segnalate ulteriori situazioni di disagio a Charleroi, per via dei locali e la loro inadeguatezza. Vale la pena ricordare che gran parte delle sedi delle scuole e delle istituzioni scolastiche all’estero non sono a norma ai sensi del D.Lgs 626/94. Questo a significare che la questione deve essere affrontata con la necessaria fermezza e con la dovuta cautela anche in relazione alle conseguenze drammatiche per l’esistenza delle strutture in caso di ispezioni da parte dei soggetti istituzionali preposti. La FLC Cgil chiederà a partire dal prossimo incontro lo stato di applicazione delle norme sulla sicurezza nelle scuole e nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero e come il MAE intende portare a sicurezza le proprie strutture.
Infine, sempre in relazione a questo punto all’o.d.g., da parte delle OO.SS. è stato ribadito, l’Amministrazione ha convenuto, che nei collegi docenti circoscrizionali non possono partecipare gli Enti Gestori e che le risorse contrattuali, ampliamento offerta formativa ecc., non possono in alcun caso essere assegnate a docenti in servizio presso terzi ovvero enti e gestori privati. Questi ultimi devono attingere da risorse proprie.
c) Informazione preventiva sugli assegni di sede. Come si ricorderà la FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali, unitariamente o singolarmente, avevano nel passato invitato l’Amministrazione al rispetto delle norme contrattuali in materia. La delegazione di parte pubblica ha dichiarato che sulla questione intende, in controtendenza con l’altra gestione, procedere nel pieno rispetto di quanto stabilito dal CCNL e dalla legge. Di conseguenza sulla materia verrà avviata la procedura di informazione preventiva e se richiesta verrà avviata la concertazione. Questo consentirà all’OO.SS. di chiedere il confronto e di avanzare all’Amministrazione proprie proposte.
Esauriti i questi punti all’o.d.g. le Delegazioni hanno affrontate le altre questioni richiamate in premessa.
Accordo per il rinvio di un anno dell’aggiornamento delle graduatorie permanenti per la destinazione all’estero. Già in occasione del precedente incontro l’Amministrazione aveva sottoposto alle OO.SS. un’ipotesi di testo. La delegazione di parte sindacale all’unisono aveva giudicato quell’ipotesi riduttiva e contraddittoria e aveva posto l’accento sulla opportunità politica di trovare soluzioni più idonee per quei lavoratori giudicati dall’Amministrazione non nominabili per un triennio. Ovviamente come capita in questi casi la discussione ha avuto un taglio fortemente giuridico. Sono stati pertanto prese in considerazione e analizzate le variegate casistiche. Si è arrivati alla conclusione che solo coloro che erano stati dichiarati non nominabili per un triennio, perché avevano prodotto documenti non considerati valutabili, vengono considerati nominabili sulla base del punteggio ricorretto. Ovvero è stata accolta la tesi, già a suo tempo avanzata dalla FLC Cgil e dalle altre OO.SS., che in tale circostanza operi il principio giuridico dell’autotulela dell’Amministrazione, anche alla luce di alcuni pronunciamenti da parte della Magistratura. L’Amministrazione si è riservata di fornire alle OO.SS. un nuovo testo con l’accoglimento della clausola di “riemersione” dei cd “congelati” dopo aver fatto un ulteriore passaggio con l’ufficio giuridico.
Firma dei verbali di cessazione e di riassunzione. Si tratta di una questione che riguarda diverse circoscrizioni consolari che in più di una circostanza rasenta il ridicolo. La richiesta delle organizzazioni sindacali, condivisa dall’Amministrazione, è quella di trovare una soluzione definitiva e più flessibile da inserire nell’accordo integrativo in maniera tale che non vengano lesi i diritti dei lavoratori. Su questo il Consigliere Salvadori ha assunto un impegno preciso. Del resto se si ha presente l’intesa raggiunta a suo tempo a Stoccarda si capisce chiaramente che ci sono tutte le condizioni per normare chiaramente queste disposizioni. Su questo argomento le organizzazioni sindacali hanno sollecitato, in attesa di una definizione contrattuale, l’ufficio IV ad inviare a dirigenti scolastici e ai consoli uno specifico messaggio dove vengono considerati validi a tutti gli effetti anche i verbali di cessazione e riassunzione inviati dal personale per mezzo fax.
Reperibilità . Le OO.SS. hanno ribadito che nel CCNL non è previsto l’istituto della reperibilità e che pertanto è pretestuosa qualsiasi richiesta in questo senso da parte o dell’autorità consolare o del dirigente scolastico. Finito il rapporto di lavoro il lavoratore non è tenuto in alcun caso a rendersi reperibile. Anche su questo punto la Delegazione di parte pubblica ha convenuto con l’analisi e il giudizio delle organizzazioni sindacali in quanto non contemplata dalla contrattazione.
A conclusione della riunione la FLC Cgil, unitamente alle altre OO.SS., ha chiesto all’Amministrazione di intervenire direttamente, con uno specifico messaggio, nei confronti dei Consolati affinché al personale in servizio trasferito o di prima nomina vengano anticipate le somme relative agli assegni di sede, visto che questo personale riceve con mesi di ritardo tali somme e che per questo si trova ad affrontare disagi rilevanti. Come si ricorderà su questa questione le due Delegazioni nel passato avevano concordato una soluzione in questo senso che però, in alcuni casi, resta ancora inevasa. L’ufficio IV si è impegnato ad individuare con la Direzione Generale del Personale uno specifico capitolo del bilancio e a diramare una circolare congiunta per rendere effettivamente operativo tale disposizione visto che i ritardi sono imputabili tutti all’Amministrazione.
La delegazione di parte pubblica ha annunciato in coda alla riunione che sta predisponendo il bando per l’indizione delle prove di selezione e che nei prossimi giorni fornirà alle OO.SS. una bozza provvisoria.
Infine le delegazioni hanno concordato di rinviare al 2 maggio, in sede tecnica, il confronto sulla 2^ parte dell’ordinanza relativa alle supplenze; mentre le altre questioni poste a.d.g. e non affrontate sono state rinviate alla riunione del 16 maggio p.v. In coda alla riunione del 2 maggio dovrebbe tenersi un confronto con la DGIEPM sulla circolare 13 del 7 agosto 2003 e sulla sua evoluzione.
Roma, 26 aprile 2005