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Resoconto della riunione del Coordinamento europeo della CGIL-Scuola

Si pubblica il resoconto della riunione del Coordinamento Eurtopeo della CGIL Scuola tenutosi a Roma il 18-gennaio-2001

02/02/2001
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Roma, 18 gennaio 2001

Si pubblica il resoconto della riunione del Coordinamento Eurtopeo della CGIL Scuola tenutosi a Roma il 18-gennaio-2001

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Il Coordinamento europeo della CGIL-Scuola, riunitosi a Roma il 18.01.’01, ha svolto un esame a tutto campo delle questioni riguardanti il settore estero, a partire da una riflessione sui risultati delle elezioni delle RSU e riservando un approfondimento più specifico alle proposte per la contrattazione integrativa.

Ha partecipato Gianni Righetti della Segreteria Nazionale il quale ha coordinato i lavori. Gli aspetti specifici sono stati illustrati da Mario Simeone responsabile nazionale del settore. Erano presenti i segretari delle sezioni europee della CGIL-Scuola (Germania, Svizzera, Spagna, Inghilterra, Belgio). Hanno inoltre partecipato all’incontro L.Biasotti (lettrice in Australia) e F. Ottone già responsabile del settore.

I risultati conseguiti dalla CGIL-Scuola all’estero alle recenti elezioni delle RSU collocano chiaramente la nostra OS al primo posto tra le varie sigle sindacali presenti nel settore, con percentuali di consenso persino più elevate rispetto a quelle ottenute nelle scuole metropolitane. Si tratta di un risultato straordinario e affatto scontato, in quanto maturato in un contesto di „difficoltà politica" per il sindacato al quale, soprattutto dopo la travagliata discussione seguita all’approvazione dell’art. 9 della L.147/00, sono state rivolte richieste che si sono collocate al limite delle competenze pattizie.

Evidentemente sono stati riconosciuti alla CGIL-Scuola l’impegno coerente e incisivo per recuperare alla contrattazione la materia dell’invio all’estero e, più in generale, l’iniziativa per migliorare la qualità del servizio e le condizioni della categoria attraverso l’acquisizione di consensi politici su una iniziativa di riforma e la definizione di sempre più qualificati spazi contrattuali .

Il successo dei candidati presentati nelle liste della CGIL-Scuola conferma, oltre all‘importante impegno organizzativo nazionale, il prestigio personale e politico di cui godono i nostri quadri sindacali nelle varie realtà locali .

Il risultato delle RSU impegna la CGIL-Scuola a coordinare, con iniziative mirate, l’azione degli eletti, garantendo loro il necessario supporto di informazione e di consulenza e favorendo un raccordo permanente tra gli eletti nelle RSU e l’OS. E‘ necessario inoltre, al fine di superare i limiti e le incongrutà emerse in questa prima esperienza, iniziare a riflettere già da ora sui livelli di contrattazione e sulle materie di competenza delle RSU, in considerazione delle forti specificità che presenta la rete scolastica all’estero. In merito viene preannunciato l‘impegno del nazionale a tenere nelle sedi estere (con raggruppamenti logistiti) corsi di formazione „sindacale" indirizzati ai neo-eletti che riguarderanno, tra l‘altro, le tematiche della contrattazione di istituzione.

In merito alle proposte per la contrattazione integrativa, l’analisi si è svolta sulla base delle schede di lavoro predisposte dalla CGIL-Scuola nazionale, attualmente pubblicate sul sito Internet del nostro sindacato. Il dibattito ha messo in evidenza la difficoltà ad implementare alcuni fondamentali istituti contenuti nei Contratti nazionali su un terreno accidentato e complesso come quello della scuola all‘estero: un settore in cui vengono a mancare le condizioni legislative ed organizzative derivanti dalla piena estensione dell‘ autonomia scolastica e si scontano i limiti di un’amministrazione – quella del M.AE – ancora scarsamente permeata dalla cultura della contrattazione. E tuttavia è stato ribadito come sia necessario conseguire anche attraverso gli istituti contrattuali spazi più ampi di partecipazione, di innovazione e di progettazione che estendano all‘estero i processi in atto nel sistema scolastico nazionale coniugandoli con le peculiarità del settore. Partendo da queste premesse, la discussione, pur evidenziando un sostanziale consenso con le proposte elaborate, ha approfondito e puntualizzato alcuni punti:

  • Si è sottolineata la necessità di individuare della sede „circoscrizionale", in quanto rapprentativa di tutti i docenti che operano nelle istituzioni scolastiche la sede privilegiata di raccolta delle istanze e di elaborazione di un Piano di diffusione delle nostre lingua e cultura. Le linee di sviluppo degli interventi scolastici e culturali a livello di paese (i cosiddetti „Piani Paese") vanno invece definite, e rivisitate periodicamente in un organismo democratico in cui sia prevista la partecipazione di tutte le componenti professionali, sociali e sindacali della scuola e delle istituzioni culturali e universitarie.L’attivazione di questa iniziativa dovrebbe competere all’Ambasciata.

  • L’esigenza di favorire la formazione del personale in servizio all’estero, con un impegno concertato tra MPI e MAE , sulla base di un piano che contempli le specificità dell’insegnamento nelle istituzioni scolastiche culturali all’estero. I docenti di ruolo vanno considerati non solo fruitori delle iniziative di formazione ma vanno impiegati anche come soggetto attivo e di supporto alle varie attività di aggiornamento.

  • I progetti finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa e al superamento del disagio scolastico vanno elaborati e realizzati non solo nell’ottica del completamento dell’orario di cattedra, ma, laddove si riscontrino forti bisogni, possono diventare parte integrante del servizio dei docenti. Una collocazione nell’orario di cattedra delle attività progettuali può risultare particolarmente incentivante soprattutto per il personale insegnante impegnato nei corsi.

  • Rispetto all’orario di servizio dei docenti si rende necessario stabilire alcune regole riguradanti le situazioni in cui le istituzioni dei paesi ospitanti prevedono tempi-scuola inferiori ai 60 minuti. Non vanno concordati interventi inferiori ad unità orarie di 45 minuti e va effettuata una programmazione complessiva applicando il contratto metropolitano.

  • Per ciò che concerne i lettori si ribadisce l’obbligo delle 18 ore e la conseguente necessità di prevedere, nel caso in cui l’impegno frontale di questa figura risultasse inferiore, un completamento dell‘orario secondo alcuni criteri prioritari: l’assistenza agli studenti della stessa università, l’impegno presso altra università ma anche la collaborazione con gli Istituti di Cultura o le attività di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana.Viene fatta chiarezza sulla questione della dipendenza gerarchica e sulla partecipazione al progetto circoscrizionale o/e di Paese sia nella fase di costruzione che in quella di attuazione. Specificità vengono previste per il conferimento degli incarichi extraaccademici . Viene prevista l‘attivazione delle relazioni sindacali ai diversi livelli e non ultimo metropolitano se il caso lo richieda.

  • Resta da definire meglio, anche nell’ambito della contrattazione per la specifica area della dirigenza scolastica, la funzione del dirigente all’estero. E‘ evidente a questo proposito che alcuni problemi di fondo sulla dirigenza all’estero siano legati all’estensione dell’autonomia scolastica e comunque ad una rivisitazione dell’impianto legislativo che permetta di ricalibrare le competenze del dirigente scolastico anche in rapporto ad una nuova definizione delle attribuzioni riservate ai Consoli. Ugualmente complessa, in assenza di alcune condizioni dell’autonomia e della dirigenza , è la definizione del profilo del Direttore Generale dei Servizi Amministrativi per il quale si chiede comunque l’estensione del principio stabilito dal CCNL (art.30 comma 2) dell’Unità dei servizi generali e amministrativi.

Il dibattito, condizionato dall’attesa della Direttiva della Funzione Pubblica all’ARAN per la riapertura della trattativa sull’art.9/l147/00, ha ribadito l’obiettivo del pieno recupero alla contrattazione delle norme riguardanti l’invio all’estero, ricontrattando possibilmente anche la durata settennale della permanenza. E‘ stata inoltre espressa l’esigenza di una soluzione transitoria equilibrata che sani i guasti creati con la prima applicazione della L.147, con l’attenzione a non creare ulteriori sperequazioni nella categoria. E‘ stato assunto, a tale proposito, l’impegno a riconvocare anche in tempi brevi il Coordinamento europeo per una discussione di merito in vista di una eventuale ricontrattazione della materia.

L’accordo siglato in novembre, che consente la riapertura della discussione sull’invio all’estero, costituisce motivo di merito per la CGIL-Scuola che si è impegnata in modo coerente per il ripristino della contrattazione, avvalendosi in questo dell’intervento determinante della Confederazione. Si tratta ora, partendo da una ridefinizione in sede contrattuale di alcuni aspetti fondamentali della politica del personale, di sviluppare un impegno e una capacità di eleborazione altrettanto forti sul terreno della riforma di questo settore.

Sono state accolte le osservazioni coerenti con le comuni scelte di fondo della Nostra Organizzazione .

Si e infine ribadita la necessità di continuare a lavorare alla ipotesi di riforma.

Roma, 2 febbraio 2001