Ribadito il no al monitoraggio dei flussi di cassa
Nel corso del dibattito sulla legge finanziaria alla Camera è stato confermato il monitoraggio dei flussi di cassa per le scuole.
Nel corso del dibattito sulla legge finanziaria alla Camera è stato confermato il monitoraggio dei flussi di cassa per le scuole.
Il discorso non è chiuso. L’itinerario parlamentare non è concluso. La questione verrà posta anche al tavolo di confronto aperto a Palazzo Chigi sulla scuola.
La raccolta di firme tra i Dirigenti Scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi continua. Di seguito pubblichiamo l’ordine del giorno approvato dal Comitato Direttivo Nazionale della Cgil Scuola tenutosi il 16 e 17 novembre 2000.
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testo dell'ordine del giorno:
Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL Scuola ritiene assai grave la sopravvivenza, anche per gli anni finanziari a venire, della misura del monitoraggio dei flussi di cassa.
Tale misura si sta configurando come un assurdo accanimento sulle scuole dell’autonomia, perché ne pregiudica la funzionalità didattica e amministrativa, impedendo il pagamento tempestivo dei fornitori, ritardando intollerabilmente la liquidazione delle spettanze del personale, bloccando per lungo tempo la corresponsione della retribuzione per le fasce più deboli dei lavoratori quali sono i supplenti.
La risposta venuta al nostro appello da parte dei dirigenti scolastici e Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi per l’abolizione di tale misura è stata forte in tutto il territorio nazionale, a riprova di quanto essa sia negativamente vissuta da quanti ne verificano quotidianamente le cattive conseguenze nella gestione delle scuole.
Il C.D.N. della CGIL Scuola impegna la Segreteria e l’Organizzazione tutta a mettere in atto con urgenza ogni iniziativa utile a superare, in tutte le sedi di confronto, tale antiautonomistico provvedimento.
Ciò anche in continuità con il lavoro già sviluppato su questo argomento, a partire dallo stesso sciopero del nove ottobre che avanzava, fra le altre, anche la richiesta dell’abolizione dei flussi di cassa.
Occorre in tal senso intensificare gli interventi perché, nell’itinerario parlamentare non ancora concluso della Legge finanziaria 2001, si possa ottenere quanto auspicato dalle scuole.
Si ritiene necessario, infine, riportare la questione anche al tavolo di confronto fra le OO.SS. e il Governo a Palazzo Chigi, al fine di pervenire all’inserimento di un punto specifico abrogativo del provvedimento in questione, nell’ambito dell’emendamento alla Legge finanziaria sulla scuola che l’Esecutivo si appresta a proporre.
Roma 17.11.2000