Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Riduzione carichi orari dell’istruzione professionale: pubblicato il decreto

Riduzione carichi orari dell’istruzione professionale: pubblicato il decreto

Emanato il Decreto Ministeriale che attua la riduzione dell’orario negli istituti professionali

31/05/2007
Decrease text size Increase  text size

E’ uscito solo ieri sera (30 maggio 2007), ma retrodatato al 25 maggio, il Decreto Ministeriale n. 41 con cui il Ministero dà attuazione alla riduzione dei carichi orari dell’istruzione professionale prevista dalla legge finanziaria. Il decreto è accompagnato da una nota che ne spiega il senso.
Come avevamo già preannunciato , con questo decreto, il Ministero rinuncia all’estensione generalizzata del “Progetto 2002” (argomento su cui si era esercitato anche il CNPI , che aveva espresso un’approvazione condizionata) e punta a un modello a 36 ore, costituite in base all’attuale orario di area comune (22 ore) e di indirizzo (14 ore), per fare fronte alla disposizione della finanziaria che prevede la riduzione di quattro ore dei carichi orari del primo biennio dell’istruzione professionale.
In altra parole preso tra il “fuoco” delle organizzazioni sindacali (in prima fila la FLC Cgil) che chiedevano di tradurre in organico funzionale tutto l’orario “che avanzava” e la protesta strisciante degli insegnanti “tagliati” delle materie tecniche di indirizzo , il ministero ha operato questa scelta, che non va certo a vantaggio né dell’arricchimento dell’offerta formativa né dell’autonomia scolastica, ma che almeno ha il pregio di tranquillizzare un po’ gli animi della categoria.
Viene di fatto amputata l’area di approfondimento, riassorbita nel 20% di flessibilità canonico, attuabile nell’orario però solo con le “vecchie” risorse delle 2 ore di lettere per classe, 2 di matematica su 4 classi, in qualche indirizzo qualche ora di inglese e per il resto eventuali soprannumerari e/o residui orari (sempre facendo la tara di quanto di tutto ciò è rimasto dopo anni di colmatura cattedre e di verticalizzazioni col biennio terminale).
Naturalmente per quest’anno la cosa riguarderà solo le prime e promette di non avere ricadute sull’organico in via transitoria. Decisiva a questo proposito sarà la trattativa appena avviata sulle utilizzazioni, nella quale la FLC Cgil continuerà a sostenere la priorità dell’arricchimento dell’offerta formativa rispetto alla copertura delle classi collaterali e alla sostituzione dei colleghi assenti, aspetti che dagli insegnanti delle materie di indirizzo rischiano in futuro di riversarsi sugli insegnanti di lettere, di matematica e, in alcuni indirizzi, di lingue straniere.

Roma, 31 maggio 2007