Riflessi su "la Repubblica" dell'inizio dell'anno scolastico in Puglia"
Gli insegnanti esclusi si sono riuniti in comitato Il Provveditorato di Bari non azzera le graduatorie errate e i prof partono al contrattacco
Nomine, è l'ora dei ricorsi
Gli insegnanti esclusi si sono riuniti in comitato
Il Provveditorato di Bari non azzera le graduatorie errate e i prof partono al contrattacco
SARA STRIPPOLIDopo il 25 settembre, le cattedre che resteranno - qualcuna sulle videate delle scuole manca infatti all'appello - potrebbero andare a chi non ha potuto avere la nomina a causa dello scambio di graduatoria. Dopo le proteste e le segnalazioni che ancora giungono ogni giorno alla nostra redazione, il Provveditorato risponde con un nulla di fatto, andando avanti con le procedure attuali e ipotizzando un riesame della situazione dopo aver quantificato i posti ancor disponibili e il numero di docenti assenti il 31 agosto, giornata fissata per le convocazioni. Il segretario della Cgil Maurizio Lembo definisce questa soluzione «una toppa, una piccola pezza che serve a scongiurare il caos di un eventuale azzeramento delle operazioni di nomina finora eseguite, ma che non eviterà la pioggia di ricorsi annunciati dagli insegnanti esclusi». La mancata decisione di rimetter mano alle graduatorie al termine dell'incontro di ieri con i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Snals) che chiedevano invece il blocco delle nomine e la revisione di tutte le assegnazioni finora fatte - questa volta attingendo dalla graduatoria per le supplenze e non da quelle per il ruolo come invece è accaduto - è destinata a lasciare tutti insoddisfatti.
Il Karma settembrino non sembra dunque aver abbandonato le aule scolastiche: dopo decenni di avvii tormentati con nomine posticipate quasi a Natale, quest'anno i proclami di efficienza del ministro e le ore di straordinario ad agosto per consentire la partenza con l'organico al completo avevano fatto ben sperare. Sembrava che l'era della corsa al ruolo fosse definitivamente terminata e la scuola potesse tirare un sospiro di sollievo e iniziare a lavorare in pace fin dalle prime battute. Invece, anche questa volta non è andata così e l'inizio dell'anno scolastico porta con sé la bagarre di sempre.
Difficile, tra il consueto palleggiamento di responsabilità di questi giorni, capire chi abbia commesso l'errore, se il Provveditorato di Bari o il sistema informatico che non si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Fatto sta che ora i docenti che contavano sulla nomina e sono stati esclusi si stanno riunendo in un comitato e annunciano la volontà di adire le vie legali per ottenere giustizia. Oggi, i quattro sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Snals) ieri presenti all'incontro in Provveditorato, presenteranno un documento di denuncia in cui tutti i disservizi e i punti dolenti emersi dal 31 agosto in avanti saranno elencati e consegnati ufficialmente ai responsabili del provveditorato e dell'ufficio scolastico regionale. Altrove le cose sono andate meglio. A Foggia, ad esempio, il provveditore Felice Grassi ha notato l'errore ed è intervenuto ripartendo subito dal binario corretto: «Ora tutto procede bene e termineremo le operazioni entro il 25 settembre come ci è stato richiesto dal Ministero».
Un altro enigma, nel frattempo, stava iniziando a creare altri intoppi ed aprire nuovi interrogativi cui i dirigenti scolastici erano tenuti a dare ai docenti risposte certe: le scuole non dispongono ancora delle graduatorie d'istituto dalle quali attingere per l'assegnazione delle supplenze brevi. Quali criteri dovranno quindi adottare i capi d'istituto per nominare i loro collaboratori temporanei? Il libero arbitrio dei presidi non è ovviamente parametro sufficiente a quietare gli animi in allerta di chi attende un incarico temporaneo. Per evitare altre diatribe e anticipare le polemiche del futuro, il Provveditorato ha preparato una circolare concordata con i sindacati per dare indicazioni precise sui parametri da utilizzare. Un provvedimento che dovrebbe cancellare ogni dubbio in merito alle modalità da utilizzare per la copertura dei posti di sostegno e degli altri ancora disponibili dopo il termine del 25 settembre.
L'esercito dei precari: "Errori scandalosi"
Sono circa quattrocento. "Anni di sacrifici alle spalle e poi l'ennesima delusione"
Un tam tam telefonico per scambiarsi informazioni, consigli, per decidere insieme come e quando presentare il ricorso. Un filo che potrebbe condurre i 300400 precari di Bari direttamente davanti alle telecamere di "Mi manda Rai 3". Può cambiare la disciplina di insegnamento ma il percorso è pressoché lo stesso per tutti: anni di precariato, concorso del ‘90 superato, inserimento in quello che prima si chiamava doppio canale e che ora ha preso il nome di graduatoria permanente. Un errore e la vita può cambiare. Dietro a questi aspetti tecnicoburocratici che gli altri non capiscono e snobbano come quisquilie, ci sono storie di persone che vivono da anni nei panni di precari, costretti a trascorrere anni fuori casa, a dividersi fra due istituti, nel migliore dei casi a inseguire tabelloni e notizie nelle bacheche dei provveditorati.
Patrizia Scaccimarro è una di queste e adesso è indignata. Alla convocazione del 31 agosto non era presente perché non aveva ricevuto nessuna comunicazione. Per placarla le avevano dato ampie rassicurazioni che sarebbe stata chiamata direttamente dalle scuole. Nella ‘hit' delle supplenze (era quella la lista da cui avrebbero dovuto attingere i dirigenti scolastici per le nomine) compariva al ventesimo posto, in quella delle immissioni in ruolo era al trentatreesimo. Tredici posti fanno la differenza e Patrizia non ce l'ha fatta. Al posto che adesso potrebbe essere suo, compare un altro nome, una collega di educazione fisica che forse avrebbe dovuto attendere le supplenze brevi per avere quella cattedra: «Sono furente», racconta. «Ho scritto a tutti i giornali, ho chiamato tutti quelli che si trovano nelle mie condizioni. Siamo circa 300400 in tutta la provincia di Bari, solo in città 6070. Stiamo decidendo cosa fare, presenteremo di sicuro ricorso. Questi errori di altri che dovremmo pagare sulle nostra pelle sono inammissibili. E mentre io cerco di trovare il modo di farmi ascoltare, un'altra accumulerà punti utili e il prossimo anno mi scavalcherà in graduatoria». Con Patrizia ci sono Rosaria Monterisi e Giuseppina La Torre, tutte e due hanno superato i 35 anni, anche loro insegnano Educazione fisica. Precarie da 1516 anni, hanno soltanto voglia di sfogare la loro rabbia: «Il direttore scolastico dichiara di essere ottimista e dice che tutto va bene. Inconcepibile e scandaloso che di fronte a questa evidente ingiustizia non abbia deciso di intervenire». (s.str.)
Il Provveditorato va avanti
"Non siamo noi i colpevoli"
Maria Teresa Zanno: ne discuteremo con la direzione regionale
«Valuteremo eventualmente la situazione al termine delle operazioni di copertura ma la decisione andrà discussa con la direzione scolastica regionale». Maria Teresa Zanno è provveditore vicario al provveditorato di Bari. Ieri ha avuto un incontro con i sindacati.
Nessun riesame della situazione, dunque?
«No. Andremo avanti con le attuali procedure. Un'ipotesi è quella di riesaminare la situazione dopo il 25 settembre dopo aver tracciato una mappa dei posti disponibili e aver quantificato il numero delle persone assenti il 31 agosto».
Che annunciano ricorsi in massa
«E' loro diritto farlo. Non so se le ragioni verranno prese in considerazione, considerato che il giorno della convocazione erano assenti. Noi abbiamo comunicato pubblicamente quando e dove questa sarebbe avvenuta».
Dicono di aver ricevuto rassicurazioni che sarebbero stati chiamati di nuovo.
«Non so. Io non ho mai dato disposizioni in merito».
Chi ha commesso questo errore, questo scambio di graduatorie?
«Non si tratta di un errore. Lo definirei piuttosto un inghippo, un inconveniente nell'elaborazione dei dati. La responsabilità non è addebitabile a nessuno, certamente non a noi». (s.str.)