Riforma Gelmini, i sindacati non sono soli. Anche le amministrazioni locali alzano la voce
Dimensionamento rete scolastica, cresce la protesta nelle Regioni che entro il 30 novembre 2008 devono predisporre i piani di dimensionamento e minacciano il ricorso alla Corte Costituzionale: gli ordini del giorno e le mozioni votate.
Mentre ci si prepara allo sciopero del 30 ottobre e crescono le proteste nel mondo della scuola, nelle università e negli Enti di ricerca, ecco aprirsi un nuovo fronte di dissenso nei confronti dei provvedimenti del governo.
La riforma dei tagli imposta a colpi di decreto dal governo, sta producendo una forte reazione da parte delle istituzioni locali: Regioni, Province e Comuni, che temono un irreparabile indebolimento della Scuola, della sua presenza nel territorio e della sua funzione di promozione sociale e culturale. Anche per questo aderiscono alla manifestazione del 30 ottobre e saranno a Roma con loro rappresentanti.
Molte Regioni, non solo quelle amministrate dal centro-sinistra, minacciano il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge 154, e nello specifico l'art. 3 che prevede la nomina di un commissario ad acta nelle Regioni che non realizzano il piano di dimensionamento scolastico entro il 30 novembre 2008.
Noi della FLC vogliamo dare voce alle critiche espresse dagli Enti Locali e nei prossimi giorni continueremo a pubblicare gli atti e le mozioni votate.
Roma, 30 ottobre 2008