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Rinnovo ccnl Agidae: si parte con il piede giusto

Incontro del 23 aprile tra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto e l’Agidae

24/04/2002
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Nell’ambito del rinnovo dei contratti collettivi di lavoro della scuola non statale e nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali, il 23 aprile si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto e l’Agidae per concordare l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 2 dello stesso ccnl in relazione all’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale, alle prospettive del rinnovo del contratto sulla base delle linee di piattaforma a suo tempo presentate e alle questioni inerenti la legge di parità con particolare riferimento agli aspetti relativi alla quota complessiva dell’attività di docenza di utilizzo di prestazioni di docenti con rapporto autonomo o volontario (25%) nelle scuole paritarie.

Sull’indennità di vacanza contrattuale è stato concordato, in coerenza con quanto previsto dal ccnl, che a partire dal mese di aprile 2002 verranno erogate a tale titolo il 30% del tasso programmato di inflazione previsto per il biennio 2002-2003; mentre a partire dal luglio 2002 verranno erogati gli incrementi del 50% sempre del tasso programmato di inflazione relativo al biennio in questione.

Per quanto riguarda le prospettive per il rinnovo di contratto le organizzazioni sindacali hanno precisato che la trattativa, da avviarsi al più presto dopo che i lavoratori avranno approvato la piattaforma, avrà come punto essenziale del confronto la necessità di vedere un incremento delle retribuzioni decisamente consistente rispetto ai passati contratti per non allargare il differenziale con le retribuzioni del personale della scuola statale e per valorizzare la professionalità dei lavoratori occupati nelle scuola aderenti all’Agidae.

Infine, in riferimento a quanto previsto dalla L.62/2000 sulla parità scolastica è stata sottoscritta la dichiarazione d’intenti sopra riportata con cui si afferma che il ricorso alla prestazione autonoma, nella misura stabilita dalla legge e sopra ricordata, interessa solo le attività di docenza non curriculari.

Come si può notare questa dichiarazione ha una importanza non indifferente rispetto al dibattito sul lavoro del personale docente e sull’uso di prestazioni coordinate e continuative illegittime e improprie da parte di alcune associazioni laiche. Fenomeno che va chiaramente combattuto non solo sul piano giuridico e contrattuale ma anche su quello politico ove vanno combattute le velleità di quanti vorrebbero inserire nella scuola non statale ulteriori fenomeni di dumping contrattuale, legati elusivamente al raggiungimento del massimo profitto e non della qualità dell’attività.

Roma, 24 aprile 2002