Riorganizzazione scuole e organici nella bozza di Regolamento del MIUR
Ridimensionamento della rete scolastica, revisione dei criteri per l'autorizzazione di plessi e sezioni staccate, per la costituzione degli organici delle scuole di ogni ordine e grado e per la formazione delle classi, sono gli aspetti presi in esame dalla bozza di Regolamento, presentata dai Dirigenti del Ministero.
Dopo l'incontro fra il ministro Gelmini e le organizzazioni sindacali, del 19 settembre, durante il quale sono state presentate al sindacato alcune
slide sulle intenzioni del ministero circa il piano programmatico di attuazione dei tagli nella scuola, ieri una nuova convocazione.
Il ministro aveva promesso alle organizzazioni sindacali la presentazione di un piano programmatico completo, su tutti gli aspetti che riguardano la ristrutturazione nella scuola, cioè il taglio massiccio di 130.000 posti di lavoro, perché le
slide davano informazioni molto vaghe e imprecise.
Il piano programmatico prevedeva poi l'emanazione di uno o più Regolamenti al fine di disporre gli strumenti normativi per attuare il piano.
Ieri però il MIUR, invece di presentare il piano programmatico promesso, ha presentato alle organizzazioni sindacali una bozza di Regolamento attuativo, riguardante le norme sulla riorganizzazione della rete scolastica e l'utilizzo del personale.
La bozza dunque interviene sui seguenti punti:
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dimensionamento delle scuole e i punti di erogazione del servizio, con l'indicazione di ricondurre il più possibile l'organizzazione della rete scolastica alle norme già fissate con il DM 176/97 e con il DPR 233/98
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definizione degli organici
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costituzione delle classi
Sulla costituzione delle classi vi è l'indicazione di alzare tutti i parametri, sia minimi che massimi, per la formazione delle stesse.
Per la definizione degli organici sono molti i parametri che fanno riferimento alla complessità territoriale e sociale.
Complessivamente tutto il documento è connotato da una vischiosità diffusa, fra rimandi a possibili deroghe e indicazioni vaghe e indeterminate, che trovano la loro massima espressione nella indicazione dei parametri che devono definire gli organici, tutti affidati a valutazioni di natura politica e adattabili alla limitazione della spesa, che invece è molto chiara e precisa nei suoi dati numerici, che promettono una vero e proprio massacro.
In tutto questo la violazione di spazi di contrattazione, si ripete anche qui con stucchevole coerenza, con la fissazione per legge di norme che riguardano la formazione del personale e la mobilità per soprannumero o esubero provinciale.
Altri Regolamenti, che riguarderanno gli ordinamenti e i piani di studio, seguiranno a questi primi due, quello di cui si parla in questa nota e quello che riguarda gli istituti tecnici e professionali, presentato nella giornata del 23 settembre.
La FLC conferma la gravità dell'attacco che, con questa manovra, viene sferrato alla scuola pubblica e considera altresì sbagliato il metodo con cui si sta procedendo all'attuazione di un piano programmatico che non è mai stato presentato alle organizzazioni sindacali.
Roma, 25 settembre 2008