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Risposta del MPI all'interrogazione parlamentare del Sen. Smuraglia sulla sicurezza degli edifici scolastici

Nota di risposta del MPI all’interrogazione sull’edilizia scolastica presentata dal Sen. Smuraglia il 15 giugno scorso

13/08/1999
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Come ricorderete il 4 maggio scorso abbiamo promosso un riuscito Convegno nazionale sulla sicurezza del quale abbiamo dato ampia informazione alle strutture.
Al Convegno sono seguite diverse iniziative tese a far conoscere le nostre posizioni e a chiedere risposte di merito.
Diversi parlamentari e gruppi politici ci hanno risposto segnalando il loro impegno e la loro disponibilità.
Il Master Plan definito a metà luglio accoglie la nostra proposta di fondo. Cioè la previsione di uno
stanziamento pluriennale che, assieme ad altri strumenti, può consentire di affrontare finalmente e senza ulteriori ritardi un problema che non abbiamo mai considerato rinviabile.
Gli articoli in materia contenuti nel contratto integrativo aiutano ulteriormente ad assumere decisamente il problema.
Pubblichiamo ora la nota di risposta del MPI all’interrogazione sull’edilizia scolastica presentata dal Sen. Smuraglia il 15 giugno scorso.

APPUNTO

Il Governo si è attivato con il massimo impegno per favorire ogni iniziativa finalizzata alla riqualificazione ed alla sicurezza degli edifici scolastici.
Come rilevato dall'On.interrogante una volta completata, con decreto ministeriale 29.9.1998 la normativa di settore è stata emessa la circolare ministeriale n.29/99 che vuole essere il punto di avvio per una considerazione organica della materia relativa alla sicurezza delle scuole.
In essa e' stato sottolineato come il rapporto tra le istituzioni scolastiche e gli Enti Locali vada sviluppato nel segno di una migliore integrazione e con ogni spirito collaborativo, considerata la stretta connessione tra Ente Locale e scuola sia per gli aspetti tecnici che per quelli generali di espressione della comunità locale nel rispetto delle ripartizioni delle competenze stabilite per legge.
Con la circolare n.29/99 sono state fornite puntuali indicazioni sugli adempimenti che fanno capo al dirigente scolastico identificato dal D.M. n. 292 come datore di lavoro ai sensi del Decreto Legislativo n.626.
E’ stato previsto inoltre che il dirigente scolastico può far fronte agli oneri riguardanti la stesura del documento di valutazione dei rischi con gli ordinari stanziamenti di bilancio destinati al funzionamento Amministrativo e didattico, utilizzando a tal fine anche le eventuali economie derivanti dall'applicazione della C.M. del Ministero dell'interno 14 gennaio 1999.
Sono stati attivati, inoltre, corsi di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per presidi e direttori didattici e si intendono inoltre promuovere, tramite istituti specializzati apposite attività di formazione da concordare nelle opportune sedi sindacali per le figure sensibili e per i responsabili del servizio prevenzione e protezione.
Premesso inoltre che ai sensi dell'art.4 della legge 23/96 sono già stati assegnati 1569 miliardi per l'attivazione di opere di edilizia scolastica, con particolare riferimento proprio all'adeguamento e messa a norma degli edifici scolastici e che altri 385 miliardi relativi al primo anno del secondo triennio di programmazione sono attualmente in fase dì distribuzione, si fa presente che l'impegno relativo all'edilizia scolastica sollecitato nell'accordo con le forze sociali del dicembre dello scorso anno, ha trovato un'attenzione particolare nel Documento di Programmazione Economico e Finanziaria relativa alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2000 2003, che orienta gli interventi del Governo, in tema di offerta integrata di istruzione, formazione, ricerca e trasferimento tecnologico verso cinque macro -obiettivi, uno dei quali è l’infrastrutturazione del sistema, comprensiva della riqualificazione dell'edilizia scolastica pubblica ed universitaria e del completamento del piano di investimenti nelle tecnologie informatiche.
E', inoltre, in fase di elaborazione un piano pluriennale del Governo (cosiddetto MasterPlan) per un'offerta integrata di istruzione, formazione, ricerca e trasferimento tecnologico che riprende il quarto obiettivo del decreto di programmazione economico finanziaria, prevedendo un sistema di azioni volte alla riqualificazione dell'edilizia scolastica con particolare attenzione alla scuota per l'infanzia e alle strutture del Mezzogiorno che, nella sua redazione definitiva, definirà la programmazione delle risorse finanziarie disponibili per le finalità in parola.
Si fa presente, inoltre che per facilitare l'attuazione delle disposizioni contenute nella legge 626 e superare i problemi connessi con i tempi dì realizzazione delle opere e con le difficoltà di reperimento dette risorse finanziarie, il disegno di legge concernente l'autonomia e l'ordinamento degli Enti locali, approvato in via definitiva al Senato il 22 luglio u.s. (Atto Senato n. S 1388/B), ha introdotto alcune disposizioni che consentono di dare certezza alla realizzazione dei suddetti interventi.
L’art.15 di detto provvedimento legislativo, infatti, prevede che gli interventi previsti dall'art. 1 bis del decreto legge 542/96, convertito con modificazioni dalla legge 649/96, e modificato dalla legge 340/97 art.1 comma 5, devono essere completati entro il 31 dicembre 2004 sulla base di un programma articolato in piani annuali attuativi, predisposto dai soggetti o Enti competenti.
In caso di mancata effettuazione degli interventi di loro competenza previsti nei singoli piani, detti soggetti o Enti rispondono a norma delle disposizioni vigenti.
A tal fine le Regioni possono anche autorizzare l'utilizzo di eventuali economie derivanti dai finanziamenti disposti dalle leggi 488/86 e 430/91 in materia di edilizia scolastica.
Per gli stessi fini gli adempimenti di cui al D.M.382/98, di competenza dei dirigenti scolastici, devono essere completati entro il 31 dicembre 2000.