Scatti di anzianità e posizioni economiche personale ATA: i sindacati convocati all'Aran il 5 giugno
Si va verso il ripristino degli scatti e delle posizioni economiche ATA. Nessun atto concreto per ricostituire il MOF, nonostante gli impegni assunti dalla Ministra e dal Parlamento.
Le organizzazioni sindacali sono state convocate per giovedì 5 giugno presso l'Aran per l'apertura delle trattative su scatti di anzianità 2012 e posizioni economiche maturate negli anni 2011-2014.
Il Dl 2/2014 convertito nella legge 41/2014 prevedeva il 30 giugno 2014 quale termine per evitare, attraverso un accordo sindacale, il recupero dalle buste paghe di docenti e ATA delle somme percepite a titolo di scatti maturati durante l'anno 2013. ll decreto legge utilizzava quale copertura parziale le economie (120 milioni di euro) certificate dal Mef per il taglio degli organici docenti e ATA in applicazione al piano Gelmini-Tremonti. Poiché il costo per pagare gli scatti a regime è di 350 milioni di euro, il passaggio contrattuale deve servire a reperire i fondi (dal MOF) per la copertura. Ciò significa ridurre di un ulteriore 25% le risorse per la contrattazione di istituto e conseguentemente non prevedere alcuna possibilità di copertura economica di attività, spesso obbligatorie, che vengono svolte nelle scuole e sono retribuite attraverso la contrattazione integrativa.
Per quanto riguarda le posizioni economiche ATA, anche in questo caso l'accordo all'Aran deve scongiurare la restituzione delle somme percepite tra il 2011-2014 e risolvere sotto forma di una tantum la questione stipendiale. In quest’ultimo caso la copertura finanziaria (38,87 milioni di euro) proviene dai fondi per l’autonomia scolastica previsti dalla legge 440/97, anch'essa abbondantemente saccheggiata in questi anni.
Sia il Parlamento con gli ordini del giorno approvati dalle commissioni cultura di Camera e Senato, che la stessa Ministra Giannini nelle sue dichiarazioni programmatiche, avevano speso impegni per il ripristino del MOF e delle risorse della legge 440.
Ad oggi però rispetto a questi impegni non riscontriamo alcun atto concreto e conseguente.
Infine, riteniamo grave la mancata apertura della sequenza per stabilire l'indennità ai DSGA che reggono due scuole. Sono anni che questi colleghi si sobbarcano lavoro e responsabilità aggiuntivi senza avere alcun compenso in cambio. Tutto ciò è ancora più inaccettabile se si considera il fatto che il MIUR ha già predisposto, a seguito della mobilitazione della FLC, l'atto di indirizzo la cui copertura finanziaria era stata garantita dalla spending review del 2011(dimensionamento della rete scolastica).