Scheda di lettura intesa personale Ata
L'intesa si limita a valutazioni di carattere generale
L’intesa siglata il 5 giugno tra le Organizzazioni Sindacali e il MPI è il punto di partenza per la soluzione di molti problemi tuttora aperti e che finora hanno reso difficile e incerta la funzionalità dei servizi e della formazione del personale ATA , il regolare pagamento degli stipendi ai supplenti, le speranze di lavoro di molti precari degli Enti Locali. Tutti questi problemi sono direttamente o indirettamente collegati alle risorse e agli investimenti che come organizzazione sindacale abbiamo sempre rivendicato per l’attuazione delle riforme.
L’intesa, per quel che riguarda i nuovi organici ATA, si limita a valutazioni di carattere generale in cui si precisa sin dall’inizio che le nuove tabelle organiche sono un atto unilaterale del MPI dovuto come sapete alla impossibilità, anche a causa della ristrettezza dei tempi, di arrivare ad una maturazione di concerto con le Organizzazioni sindacali, sulla base dei principi enunciati dall’art.53 del CCNI che rimangono per la CGIL scuola irrinunciabili.
In questi giorni sicuramente si è potuto valutare attentamente le conseguenze che si verificheranno il prossimo anno scolastico con l’applicazione delle nuove tabelle.
Come abbiamo detto in altre occasioni, nonostante l’intesa, non siamo in alcun modo concordi sulle soluzioni scelte dal MPI, sia per quanto riguarda tutta la partita degli organici e in particolare sui criteri di distribuzione adottati, sia sul contenuto dello schema di D.M. che le accompagna.
Rimangono ferme tutte le nostre richieste e siamo tuttora impegnati ad ottenerne una modifica al modello già approvato da parte del MPI.
In modo particolare lo schema del D.M. nella parte che riguarda gli assistenti tecnici va integralmente riscritto, non solo perché il testo è formalmente incomprensibile, ma soprattutto perché si viene a modificare il comma 7.1 dell’art. 52 del CCNI che ha definito chiaramente l’orario settimanale che dovrà essere svolto da questo personale, sia per l’assistenza ai laboratori, sia per l’attività di manutenzione. Giudichiamo quella di intervenire sul contratto, che invece è norma pattizia e che ha come conseguenza quella di attribuire agli ITP mansioni che sono proprie del profilo tecnico, una grave e maldestra manovra del MPI.
Le tabelle approvate in via definitiva sono quasi identiche a quelle consegnate ai segretari regionali nella riunione del direttivo dell’ 1.6, con alcune differenze che vi segnaliamo distinte per tabella:
Tabella 1A
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il 2° assistente amministrativo scatta già dal 375° alunno e non a 450 come nella precedente versione.
- l’incremento previsto alla nota f) è stato esteso anche agli istituti comprensivi.
- l’aumento dei collaboratori scolastici previsti nella nota h) è stato portato da uno a due unità.
- l’aumento degli assistenti amministrativi previsto alla nota i) è stato riconosciuto anche agli istituti comprensivi.
- la nota l) relativa ai centri territoriali fa incrementare anche un assistente amministrativo per centro.
Tabella 1B
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La nota c) ha introdotto ai fini dell’aumento dell’organico il criterio che tiene presente la notevole l’estensione, sia delle superfici scolastiche intese come aule, sia di palestre, di laboratori e officine.
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La nota g ) ha esteso l’incremento di un assistente amministrativo agli istituti che rilasciano più diplomi pur non trattandosi di scuole unificate.
Per le tabelle 1C e 1D valgono le stesse considerazioni fatte per la tabella 1B.
Infine nella circolare di trasmissione n. 110/vm del 7.6 il MPI fa presente ai provveditori che potranno aumentare, in caso di necessità, il numero dei collaboratori scolastici alle scuole con meno di 200 alunni in deroga ai numeri previsti dalle tabelle.
Come si può vedere si tratta di modifiche che comportano un aumento degli organici e che sono state recepite sulla base delle nostre richieste. Tuttavia il risultato rimane marginale e conferma sostanzialmente la posizione del MPI che a distanza di 26 anni dall’approvazione delle tabelle allegate al DPR 420/74 , non ha avuto la capacità di ripensare ai servizi ATA in termini qualitativi ed innovativi come vero supporto alla scuola dell’autonomia, ma si è limitato ad un semplice maquillage delle predette tabelle.
Rimane invece positivo il risultato politico, che ha permesso il mantenimento del numero complessivo del personale statale e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle scuole precedentemente gestite dagli EELL, annullando nella pratica le proposte di taglio che ricordiamo partivano dal 6%.
Inoltre l’accordo sul numero totale dei posti di lavoro comporterà il rispetto dei termini legati ai trasferimenti e la gestione immediata delle nuove disponibilità in organico di diritto. Va sottolineato il carattere sperimentale delle nuove tabelle la cui applicazione è limitata al prossimo anno scolastico e che impegna il MPI sulla base dei principi contenuti nell’art. 53 del CCNI a concertare i nuovi criteri di distribuzione entro il 15 febbraio 2001, data utile per l’organico di diritto 2001/2002.
Nonostante il MPI abbia sottoscritto i punti che abbiamo appena esposti, giudichiamo insufficiente il risultato e ci proponiamo di contrastare gli effetti deleteri dell’applicazione delle nuove tabelle specie in quelle provincie dove si verificherà un sensibile decremento.
A questo fine abbiamo già chiesto un nuovo incontro con il MPI, dove riproporremo quella parte di modifiche che non è stata accolta e in quella stessa sede faremo ulteriori richieste a sostegno della qualità dei servizi:
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la formulazione della bozza del D.M. secondo un testo formalmente più comprensibile;
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l’impegno formale del MPI a prevedere una dotazione organica di rinforzo e aggiuntiva all’applicazione delle nuove tabelle in modo da risolvere territorialmente le situazioni di particolare disagio con il coinvolgimento delle OO.SS. provinciali;
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l’integrazione delle note alla tabella 1C per incrementare il numero degli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici negli istituti con annessa l’azienda agraria;
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la deroga all’applicazione delle nuove tabelle per le direzioni didattiche di minoranza Slovena del Friuli Venezia Giulia con meno di 300 alunni, già escluse in base al DPR 233/98, dall’obbligo del dimensionamento;
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la correzione del comma 8.2 della bozza del D.M., in modo tale che l’abbattimento del 25 % sia ridotto in termini percentuali ed in particolare sia differenziato tra le scuole dove la presenza degli appalti è estesa a tutte le sedi scolastiche da quelle dove invece non lo è;
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il chiarimento che le note h), c), d) e c) rispettivamente delle tabelle 1A, 1B, 1C, e 1D si applicano su richiesta del dirigente scolastico per l’attribuzione dei posti in organico di diritto;
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l’impegno dei provveditori a non utilizzare dall’1.9.2000 presso i propri uffici il personale ATA della scuola e in alternativa a prevedere per queste unità la possibilità di transitare definitivamente nel comparto MPI. Principio già affermato con l’intesa di ottobre.
Tutte queste proposte saranno presentate nei prossimi incontri al MPI. In base sia alla disponibilità del MPI ad accogliere queste modifiche, sia al dibattito interno che si svolgerà in occasione del prossimo direttivo, valuteremo la possibilità di avviare vertenze a livello territoriale.
Invece i punti che hanno trovato una soluzione soddisfacente riguardano:
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la prosecuzione fino al 30.6.2001 dei progetti LSU ed LPU con l’impegno del MPI a stabilizzarli oltre questa data tramite contratti d’appalto.
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la disponibilità a reperire ulteriori risorse per retribuire le prestazioni accessorie dei lavoratori transitati dagli EE.LL. allo Stato. Impegno, per noi fondamentale, per la chiusura in tempi rapidi della trattativa all’Aran . Si pensa così di dare finalmente risposte concrete sul piano normativo ed economico a questi lavoratori.
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L’approvazione in tempi brevi delle nuove procedure di reclutamento. Queste prevedono la compilazione di elenchi provinciali riservati a tutti coloro che hanno prestato almeno 30 giorni di servizio nella scuola statale con la qualifica di personale ATA. Con il positivo risultato di non tagliare fuori nessun lavoratore precario e nel contempo consentire alle scuole e ai provveditori di uniformare le modalità di assunzione adeguandole alle esigenze e ai tempi di funzionamento della scuola. Su questo ultimo punto il MPI si è impegnato a chiedere se necessario le modifiche sul piano normativo, al fine di integrare le graduatorie provinciali dei collaboratori scolastici, la cui validità è stata confermata dalla 124/99, con quegli aspiranti precari degli EE.LL. che hanno maturato almeno 30 giorni di servizio. Vi segnaliamo che la prossima settimana il MPI ci consegnerà una bozza di regolamento sulle supplenze che tenga conto di queste novità.
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La certezza che le pratiche arretrate giacenti presso i provveditorati non verranno scaricate alle scuole, mentre l’attribuzione dei nuovi compiti alle segreterie previsti dalla riforma sul decentramento amministrativo, sarà graduale e sarà sostenuta da investimenti per la realizzazione di un progetto nazionale di formazione rivolto al personale amministrativo.
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Il reperimento delle risorse per potenziare l’attuale sistema informatico in dotazione alle scuole.
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la rimozione di tutte le difficoltà di natura tecnica e normativa ( DM 93 sui flussi di cassa) che ostacolano il regolare pagamento degli stipendi al personale precario.
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la predisposizione di una nuova bozza di regolamento di contabilità, che al contrario della precedente, non ignori le attribuzioni in materia amministrativa contabile previste dal CCNL nelle mansioni del direttore dei servizi generali;
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la convocazione delle OO.SS. entro il 15.6 per completare l’interpretazione autentica degli articoli del CCNI che riguardano l’attribuzione delle funzioni aggiuntive al personale ATA e la riduzione a 35 ore lavorative.
In conclusione questa intesa va interpretata come un primo segnale di sostegno alla qualità dei servizi della scuola dell’autonomia. Qualità che si realizza obbligatoriamente attraverso il rispetto dei patti contrattuali , che esige la certezza della retribuzione da parte dei lavoratori, che dà fondamento al diritto degli ex dipendenti degli EE.LL di accedere al salario accessorio, che attua il decentramento interpretando lo spirito della riforma e va incontro alle esigenze dei lavoratori della scuola e non contro di essi. Altrettanto significativo è l’impegno del MPI a smaltire le pratiche arretrate conformemente ai principi di efficienza della pubblica amministrazione, come anche quello dell’approvazione di un nuovo regolamento di contabilità. Per quest’ultimo punto condividiamo la necessità di un nuovo regolamento di contabilità in linea con i principi della scuola della autonomia che richiede il superamento dell’attuale D.I. 28.5.75 basato su un rigido sistema di autorizzazioni ed approvazioni, anche se la semplificazione non può prescindere dalla gestione democratica delle risorse e dalla definizione delle competenze e dei poteri degli OO.CC., del dirigente scolastico e del direttore dei servizi. Ed è in tal senso che va interpretato l’impegno del MPI.
La sottoscrizione dell’intesa non fa venire meno la nostra volontà a contrattare con il MPI le modalità con cui verranno attuati gli impegni assunti. Consapevoli che la loro realizzazione traduce nella pratica fondamentali aspettative maturate dai lavoratori della scuola in quest’anno scolastico denso di cambiamenti.