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Sciopero 6 maggio nella scuola, nessuna sanzione per chi aderisce
La Commissione di garanzia sostiene l'esclusione della scuola dallo sciopero. La CGIL ribadisce la propria posizione. Non cambia nulla per i lavoratori e le lavoratrici che intendano aderire.
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Nei giorni scorsi la Commissione di garanzia sul diritto di sciopero aveva segnalato alla CGIL che per il comparto scuola non sussistevano le condizioni per aderire allo sciopero generale del 6 maggio.
La CGIL ha replicato con fondate e motivate ragioni confermando che anche la scuola partecipa allo sciopero generale.
Oggi, 3 maggio, ulteriore intervento della Commissione, che conferma le indicazioni già date.
Il confronto della CGIL con la Commissione proseguirà anche nei prossimi giorni e sicuramente andrà ben oltre la data del 6 maggio.
È bene ricordare, per rassicurare tutti i lavoratori della scuola, che in funzione dell'esito della controversia tra CGIL e Commissione di garanzia, gli eventuali provvedimenti sanzioneranno la CGIL e non i singoli lavoratori. Per saperne di più leggi l'art. 4 comma 2 della Legge 146/90.
In altre parole, ai lavoratori e alle lavoratrici della scuola che aderiranno allo sciopero generale del 6 maggio, non potrà essere applicata alcuna sanzione, né di carattere disciplinare né economico. Infatti, l'art. 4 comma 1 della Legge 146/90 prevede sanzioni per i lavoratori esclusivamente nel caso in cui ci si astenga dal lavoro pur essendo stati individuati per effettuare prestazioni lavorative che garantiscano i servizi minimi.
A questo proposito, è importante sottolineare, che restano valide tutte le indicazioni circa le modalità e le procedure da applicare nelle scuole per garantire che il diritto di sciopero possa essere esercitato pienamente.