Scrutini ed esami al termine del I ciclo
Norme per i passaggi di classe e di periodo nelle scuole primarie e secondarie di I grado, prove d’esame e quarta prova INVALSI.
La CM n. 32/08 fissa le norme per lo svolgimento di scrutini ed esami di Stato a conclusione del I ciclo di istruzione, avendo a riferimento quanto contenuto nel D.lgs 59/04 in materia di valutazioni, la legge n. 176/07 sul ripristino del giudizio di ammissione, il DM 31/7/07 sulle nuove Indicazioni, la Direttiva n. 113/07 sul recupero e il sostegno, la Direttiva n. 16 sulla prova nazionale per l’esame di stato e naturalmentel’OM n. 90/01 su scrutini ed esami.
Gli scrutini della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado avvengono soltanto per il passaggio di periodo didattico, all’interno del periodo il passaggio alla classe successiva o il diniego a tale passaggio è una decisione assunta dai docenti della classe collegialmente, all’unanimità per la scuola primaria, a maggioranza per la scuola secondaria di primo grado.
Non partecipa allo scrutinio il personale esperto o esterno che può produrre una relazione scritta, se richiesto.
Le domande di partecipazione agli esami di idoneità devono essere presentate ai Dirigenti scolastici delle scuole statali o paritarie entro il 30 aprile.
Sono tenuti a fare gli esami di idoneità gli alunni provenienti da scuola familiare (tutti gli anni) e gli alunni che frequentano una scuola non statale e non paritaria (solo per il passaggio alla scuola secondaria di I grado o per l’iscrizione a scuola statale o paritaria).
Sono ammessi agli esami di idoneità tutti gli alunni che abbiano compiuto l’età prevista per la frequenza delle classi di scuola statale e paritaria.
Le procedure da seguire per gli esami di Stato sono le stesse dello scorso anno e prevedono: lo scrutinio per l’ammissione all’esame, la relazione finale e la compilazione della scheda individuale oltre a tutti gli adempimenti preliminari previsti dall’OM n. 90/01.
La prova di italiano prevede la presentazione di tre tracce, la prova di lingue comunitarie verrà svolta secondo modalità scelte dai collegi docenti in base alle differenze sul livello di preparazione delle lingue, la prova di matematica ed elementi di scienza e tecnologia verrà articolata su quesiti fra loro indipendenti e non legati da vincoli di progressione.
Per la prima volta poi viene introdotta una quarta prova, a carattere nazionale, i cui testi vengono scelti dal Ministro tra quelli individuati annualmente dall’INVALSI.
La prova ha un carattere esplorativo, è finalizzata ad acquisire informazioni sui livelli di apprendimento degli alunni, riguarderà per questo anno scolastico le discipline di italiano e matematica e si svolgerà per tutti il 17 giugno 2008. I criteri di incidenza e di peso della prova nazionale sulla valutazione complessiva degli alunni verrà decisa dalla Commissione esaminatrice.
Infine la circolare rimanda ad un momento successivo la messa a punto di proposte di certificazione delle competenze, come previsto dal D.lgs 59/04.
La FLC Cgil ritiene che l’avvio di una fase di valutazione di sistema e l’introduzione di una prova nazionale finalizzata a far crescere nella scuola una cultura della valutazione e dell’autovalutazione rivesta grande importanza per il processo di piena realizzazione dell’autonomia scolastica e per il miglioramento dei livelli qualitativi del sistema, questo però deve indurre alla cura delle condizioni ottimali per la realizzazione dell’obiettivo.
Sarebbe sbagliato considerare la scuola e i docenti solo come i terminali passivi di un processo che si svolge altrove e il ruolo esecutivo ad essi riservato nella gestione della prova nazionale (somministrazione della prova e correzione della stessa su griglie già predisposte) sembra confermarlo.
A nostro avviso deve essere chiaro e condiviso che si tratta di una fase sperimentale che nell’arco di qualche anno coinvolge tutte le discipline, inoltre la partecipazione dei docenti delle scuole deve avvenire non soltanto nella fase di gestione delle prove, ma anche nella costruzione dei test, in modo che vi sia,da parte dei docenti, un’accettazione dello strumento valutativo partecipando alla partita e contemporaneamente una permeabilità dell’INVALSI alle problematiche della scuola.
Roma, 19 marzo 2008