Scuola: all’Aran incontro sulla sequenza contrattuale per il nuovo fondo d’Istituto
Avviata senza i riscontri necessari la sequenza prevista all’art. 85 del CCNL per la definizione dei valori finanziari dei parametri di attribuzione del Fondo d’Istituto.
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Oggi all’Aran si è tenuto l’incontro programmato fin dal 19 dicembre 2007 per affrontare la sequenza sul Fondo.
In quella occasione si era infatti convenuto all’unisono che questa avesse un carattere di priorità assoluta per permettere la buona funzionalità delle scuole.
La comunicazione su cui si è aperto il confronto è stata molto breve visto che dall’amministrazione scolastica non è arrivata la documentazione “certificata” sull’esatto ammontare delle risorse che nel tempo hanno definito il totale del fondo, peraltro necessaria per il calcolo dei parametri percentuali definiti nel Contratto.
Anche la nota ministeriale n. 2491 del 5 dicembre, in cui vengono richiamate “le diverse fonti di finanziamento” che riguardano la scuola secondaria superiore e con calcoli non proprio precisi, resa nota al tavolo, non può fare chiarezza.
L’Aran stesso ha sottolineato come non si possa comunque attribuire a quel documento alcun valore di certificazione delle risorse su cui poggiare una sequenza contrattuale che investe tutte le scuole.
Inoltre per le “vie brevi” l’Aran è stata informata che in poco tempo l’Amministrazione produrrà la certificazione richiesta.
La FLC Cgil ha sostenuto che il tempo trascorso è già stato sufficientemente lungo e che non è più tollerabile un ulteriore ritardo da parte della Amministrazione scolastica se non di poche ore.
Non si tratta infatti di una questione irrilevante nei rapporti tra istituzioni e nei confronti dei lavoratori visto che siamo di fronte ad un ritardo storico dell’Amministrazione scolastica.
Non possiamo infatti dimenticare che una analoga sequenza era stata prevista anche nel Contratto precedente e neppure che si arenò sullo stesso scoglio non giungendo a soluzione fino a quest’ultimo rinnovo.
Siamo allora di fronte ad un problema più profondo e più grave, di efficienza dell’amministrazione scolastica che, a legge finanziaria approvata, quindi a voci di bilancio definite, non è in grado di indicare con esattezza quali siano quelle destinate al salario accessorio del personale.
La certezza e la precisa determinazione delle risorse complessive del fondo annuale resta ancora solo il primo passo, per offrire chiarezza e semplicità di calcolo alle singole scuole e per facilitare la contrattazione di secondo livello.
Per essere precisi occorre che tutte le disponibilità vengano correttamente individuate e comunicate all’Aran: per esempio anche i 30 milioni di euro della finanziaria 2007 (già rimessi alle scuole) ed i 35 stanziati dal decreto fiscale 159/ 07 per il recupero dei debiti nel biennio essendo finalizzati al salario accessorio vanno ad incrementare il fondo di scuola.
Resta comunque un episodio preoccupante anche alla luce di accordi sottoscritti con il Governo, tra cui le intese sul lavoro pubblico e sulla conoscenza, che scopre il nervo della qualità della pubblica amministrazione come perno su cui poggiano i principi di funzionalità e trasparenza.
Roma, 9 gennaio 2008