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Scuola. Continuano i pronunciamento dei giudici contro la riduzione delle ore di sostegno per gli alunni diversamente abili da parte dell’amministrazione

Anche il TAR della Campania accoglie la richiesta di sospensione, avanzata dall'associazione “tutti a scuola” per conto di 27 genitori di alunni diversamente abili, della disposizione della direzione scolastica regionale sugli insegnanti di sostegno.

12/11/2007
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La nostra organizzazione, come ricordato solo qualche giorno fa è sempre intervenuta sul delicato tema della riduzione delle ore di sostegno per gli alunni diversamente abili con denunce e proposte, una riduzione che negli ultimi anni sta diventando prassi nel sistema scolastico con grave pregiudizio non solo del diritto allo studio ma anche dell’integrazione scolastica che ha rappresentato una conquista culturale e civile che ha caratterizzato positivamente, per lunghi anni, il nostro Paese sul versante della garanzia e della tutela dei diritti per i più deboli.

L’operato dell’amministrazione, dettato in questi ultimi anni purtroppo più da logiche burocratiche ed aritmetiche, che non da politiche sugli organici funzionali alla qualità dell’offerta formativa e all’integrazione, mette continuamente in discussione nei fatti conquiste e diritti. Un modo di operare che da anni ormai viene sanzionato dai tribunali. Non si può più nemmeno tollerare che i genitori debbano ricorrere sempre alla magistratura per vedere riconosciuti diritti inalienabili ed universali, perché questo rappresenta senza alcun dubbio un motivo di sconfitta della politica.

Anche il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha infatti accolto tutti i 27 ricorsi presentati dai genitori aventi in oggetto l'assegnazione di un insegnante specializzato per l'intero orario di frequenza dell'anno scolastico in corso e per quelli successivi. La 8° sezione del TAR ha disposto di annullare la disposizione posta in essere dalla direzione scolastica campana che, di fatto, cancellava il sostegno ai bambini disabili riducendo, in maniera drastica, il numero di ore assegnato agli insegnanti abilitati a questo compito.

E’ arrivato il momento di cambiare! Occorre ridefinire per il prossimo anno tutta la normativa in materia, in attuazione della finanziaria 2007, garantendo però per le situazioni in atto una certa flessibilità ed opportune deroghe, al fine di evitare questi continui interventi dei giudici tutti in direzione contraria a qualsiasi ipotesi di riduzione degli interventi in atto. In altre parole, occorre una normativa più adeguata anche alla luce dell’incremento costante degli inserimenti nella scuola degli alunni diversamente abili. Una nuova norma la cui attuazione però eviti di produrre significativi e repentini spostamenti di posti o compensazioni da territorio a territorio, tali da ridurre la qualità del servizio ai ragazzi che attualmente frequentano la scuola. Nuove regole e, contestualmente, maggiore saggezza nella loro attuazione.

Roma, 12 novembre 2007

Nonno, cos'è il sindacato?

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