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Scuola: disegno di legge Bersani sulla scuola

Un disegno di legge dal titolo “Scuola, imprese, società”, è oggi alla discussione in commissione cultura alla Camera e contiene una serie di provvedimenti sulla scuola di modifica e integrazione di altre norme esistenti. Esso era originariamente destinato a contenere norme sulle liberalizzazioni che poi hanno lasciato il posto a disposizioni riguardanti la scuola.

21/06/2007
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Il 29 gennaio 2007 vennero presentati un disegno di legge e un decreto legge (n. 7) che contenevano disposizioni in materia di istruzione tecnico professionale, insieme ad una serie di altri provvedimenti di natura economica.

Il 23 marzo venne approvato alla Camera il decreto legge n. 7, comprensivo degli articoli contenuti nel disegno di legge, e il 2 Aprile, con l’approvazione del Senato, avvenne la conversione in legge del decreto legge n. 7 che divenne legge 40/07.

Con la legge 40/07 ha preso così il via l’operazione relativa alla costituzione dei Poli tecnico professionali e sono tornati nel sistema della pubblica istruzione statale, gli istituti professionali, destinati dalla legge Moratti a far parte del sistema regionale.

Il disegno di legge, svuotato dunque del suo contenuto originario, prende ora il titolo di “Scuola, imprese, società”, contiene una varietà di provvedimenti riguardanti la scuola e con il numero 2272-ter viene discusso in questi giorni in commissione cultura alla Camera.

Diamo conto al Governo e alla maggioranza del merito di aver recuperato, con questo disegno di legge, aspetti importanti per la qualità e il buon funzionamento della scuola, come il ripristino del tempo pieno soppresso dal D.lgs 59/04, e l’aver sollevato la scuola da quegli oneri impropri che gravano sulle sue già magre finanze, rappresentati dal pagamento della Tarsu e dell’indennità di maternità al personale supplente.

Tuttavia la frammentarietà degli interventi non permette di assumere immediatamente la visione complessiva dei cambiamenti costringendo ad un andamento che sacrifica il quadro d’insieme.

Questo non giova a fare chiarezza sulla direzione del processo che si vuole avviare e si corre il rischio di perdere in coerenza di impianto.

Nel merito il disegno di legge contiene provvedimenti riguardanti:

  • ripristino del tempo pieno

  • definizione dei titoli di studio conclusivi degli ITS e degli IFTS

  • il ripristino dell’esame preliminare per gli studenti in possesso di promozione all’ultimo anno degli istituti superiori

  • il ripristino del giudizio di ammissione agli esami di stato conclusivi del primo ciclo

  • integrazioni al D.lgs 226/05 sull’ammissione all’università

  • compiti e costituzione dell’INVALSI

  • precisazioni sui regolamenti adottati a norma dell’art. 7 c. 1 della legge 53/03

  • organi collegiali dei centri provinciali per gli adulti

  • impegni sulla stabilizzazione degli organici

  • cambiamenti sulle norme che regolano la disciplina dei docenti

  • provvedimenti riguardanti le nomine dei collaboratori scolastici

  • comunicazioni al centro per l’impiego delle assunzioni di personale supplente

  • provvedimenti riguardanti le nomine dei dirigenti scolastici

  • provvedimenti riguardanti i docenti di strumento musicale

  • indicazioni circa il Regolamento per la costituzione dell’Agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica

  • novità riguardanti la disciplina dei docenti

  • norme in materia di peso, trasporto e uso dei libri di testo

  • norme per la ricongiunzione, il riscatto e il computo dei servizi

  • assegnazione al ministero della pubblica istruzione dei finanziamenti destinati alla costituzione delle “sezioni aggregate” ai nidi e alle scuole dell’infanzia

  • trattamento economico degli ispettori

  • modifiche riguardanti le competenze delle scuole all’estero

  • attribuzione al Tesoro del pagamento delle spese di maternità

  • istituzione di un fondo per la scuola finalizzato al suo migliore funzionamento

  • provvedimenti per l’edilizia scolastica

  • esclusione dal pagamento dell’IVA da parte delle scuole per le spese di funzionamento e investimento

  • esenzione dal pagamento della Tarsu

  • introduzione delle sanzioni per il mancato assolvimento dell’obbligo scolastico

  • competenze per le attività sportive nelle scuole

  • chiarimenti circa l’utilizzo di titoli di studio conseguiti in altri paesi per gli alunni stranieri

  • delega al Governo per modifiche al Testo Unico; DPR 275/94

Il lungo elenco delle norme contenute nel disegno di legge, comprende anche provvedimenti su cui, a nostro parere , è necessario apportare modifiche sostanziali e che non mancheremo di evidenziare nel corso dell’audizione che unitariamente abbiamo richiesto al Presidente della Commissione Cultura della Camera.

Nei prossimi giorni daremo conto dell’evoluzione delle operazioni e, con interventi più dettagliati, anche dei contenuti più importanti del disegno di legge.

Roma, 21 giugno 2007

Nonno, cos'è il sindacato?

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